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Scritto da Redazione
Mediavalle
26 Gennaio 2021

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La Gazzetta del Serchio ha intervistato Tania Franchini, rappresentante di Italia Viva della Valle e Garfagnana, per chiarire la posizione del partito in merito alle ultime vicende politiche.  

Cosa ne pensa di questa crisi di governo aperta da Matteo Renzi e, soprattutto, del suo epilogo?

Intanto dobbiamo capire cosa vogliono i cittadini/e dai politici che votano e che li vanno a rappresentare nelle istituzioni, a cui mettono in mano il presente ed il futuro loro e dei propri figli/e. Per quelli che preferiscono gli ignavi, gli indifferenti, quelli che dicono al Paese “va tutto bene” perché loro vivono in un mondo ovattato, in una posizione confortevole in cui i problemi devono restare fuori da quel Parlamento, allora Matteo Renzi è un irresponsabile, se pretendono politici, competenti, che hanno consapevolezza di ciò che succede, dei bisogni e delle necessità dell’Italia, che possano fare da raccordo tra istituzioni e territori, raccontando loro la situazione politica in modo chiaro e trasparente, informando i cittadini/e come verranno spese le risorse, azioni ed investimenti che potrebbero portare al declino od alla crescita del proprio Paese, allora Matteo Renzi ha fatto quello che doveva, e prima, che l’incendio bruciasse la più grande opportunità, che avremo per ricostruire l’Italia, invece di salvarsi la pelle come hanno fatto gli altri, ha gridato al fuoco, perché, vede, cercare i responsabili dopo non servirà a niente ed a nessuno, in Italia i responsabili di una ‘cattiva’ politica sembra si facciano il bagno con l’acqua santa ritornando ad essere puri e limpidi, con il plauso dei cittadini che li rivotano all’infinito. 

Pensa sia giusto andare a votare in primavera?

Noi non vogliamo andare ad elezioni, se Italia Viva avesse scelto di andare ad elezioni, poteva benissimo far cadere il Governo votando no invece di astenersi, ma guardi, bisogna riaprire le scuole non le urne, stiamo andando incontro ad una crisi economica più terribile di quella sanitaria, mi trovo in difficoltà a parlare di politica, il dolore e la sofferenza regnano ormai da tanti mesi, ma sarà solo la ‘buona’ politica ad evitare la catastrofe.

Lei è la rappresentante di Italia Viva della Valle e Garfagnana, alla luce di questa presa di posizione di Renzi, come sono diventati i rapporti con gli alleati? E’ cambiato qualcosa?

Come dice Renzi, noi a differenza di quello sta accadendo nel PD, non diciamo: ‘questi sono i nostri valori ed ideali, se non vi piacciono ne abbiamo altri’, come si può condividere un pensiero politico o sociale con il movimento cinque stelle, il discorso tenuto in Parlamento dal Senatore Cioffi per la fiducia a Conte (credevo di essere su scherzi a parte e non nel luogo dove si decide presente e futuro di un Paese), credo sia l’esempio lampante del perché abbiamo scelto di passare da un partito come il PD al 20 per cento ad Italia Viva, solitamente in politica avviene sempre il contrario, ma abbiamo scelto la libertà delle nostre idee e dei nostri valori alla sudditanza ai grillini o al potere a tutti i costi, era un passaggio latente che il pd stava facendo, ma che molti di noi avevano percepito ed ‘annusato’ in anticipo, facendo altre scelte.  Se si lavora con chiarezza, impegno, al servizio della comunità e dei cittadini, non soltanto con parole ma con azioni, siamo pronti/e a lavorare con tutti/e, non metto maschere in politica, come fanno in tanti/e, che mi tolgo nella vita privata o viceversa, se vogliamo essere credibili, i nostri comportamenti, i modi di agire, le parole ed i pensieri devono essere coerenti l’uno con l’altro, però valutando il lavoro di una persona nella sua interezza, non sui singoli episodi, sa quante volte, delusa e mortificata, ho detto basta non voglio più occuparmi di politica, ma poi subentra la voglia di renderci utili, quella forza morale che ti spinge a non stare alla finestra, ma a scendere in campo. Essere sé stessi paga sempre, non nell’immediato, ti rende vulnerabile in un mondo di squali, ma indossare sempre maschere ti rende schiavo, come un condannato all’ergastolo.

Lei pensa che sia stata una mossa giusta quella di Renzi, portare una crisi in un governo già logorato da litigi interni, con una pandemia in corso e il Recovery Fund da gestire?

Le mosse erano due: far finta di niente ed approvare un recovery fund scritto da ignoti e presentato alle due di notte, con dentro 300 consulenti scelti dai grillini, nessun tipo di progetto, visione, obbiettivo, strategia per la ricostruzione del Paese, ma risorse distribuite a casaccio, si pensi a come hanno affrontato la parte che riguarda turismo e sanità, i due settori più devastati dalla pandemia, o fare quello che ha fatto Renzi e che gli ignavi non farebbero mai, cioè dire: signori non ci siamo, mettiamoci ad un tavolo e rivediamo questo documento perché non c’è nulla che torna e siccome si andrà a creare un debito, facciamo in modo che sia un debito ‘buono’, che possa creare crescita e stabilità, altrimenti siamo finiti davvero. C’è una frase che Falcone disse nella sua ultima intervista, che fa un male terribile, che spezza il cuore, mi fa provare imbarazzo per questo Paese: ‘in Italia se vuoi essere creduto devi essere ammazzato’, a quest’uomo e a tante persone come lui dobbiamo riconoscenza e solo portando avanti quella battaglia, ognuno negli ambiti dove opera, per la giustizia e la verità ne potremo onorare la memoria.  Non siamo né eroi, né irresponsabili, abbiamo il dovere di agire per il bene del Paese, perché è questo quello che l’elettorato di Italia Viva, esige e pretende, è evidente a tutti che soltanto con il ritiro dei tre ministri di Italia Viva ci hanno ascoltati, il recovery è migliorato, solo adesso hanno accettato di investire più risorse sul turismo e sanità, Conte ha ceduto la delega dei servizi segreti e cancellato i 300 consulenti, solo adesso arriva la nomina dei commissari, chiesta mesi fa, per sbloccare le grandi opere. E nonostante il Recovery sia migliorato grazie alle proposte di Italia Viva, non basta per essere certi che sia convincente e che abbia tutte quelle caratteristiche richieste, tra cui le riforme, dall’Europa per finanziarlo. Il centrodestra sembra lontano anni luce dalla realtà del Paese, un disco rotto, nessuna proposta, si sono soltanto accomodati sulle spalle di Renzi anche loro, perché gli fa comodo, come fa comodo a quelli del Pd o di Leu, nascondersi dietro la giacchetta di Renzi, per poi incolparlo di ciò che avrebbero dovuto fare loro, gli ignavi. 

Nomina spesso gli ignavi, chi sono e perché lo sono.

Quest’anno si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, lui odiava gli ignavi, quelli che non si schierano, che non scelgono, quelli che ‘mai non fur vivi’, che non hanno mai avuto né espresso idee proprie e si sono sempre adeguati alla massa, all’idea del più forte. Dante, nella Divina Commedia, li colloca nell’Antinferno, poiché li reputa indegni di qualunque cosa, sia delle gioie del Paradiso che delle pene dell’Inferno, non essendosi mai schierati nella loro vita. Dante credeva fortemente nella partecipazione politica e sociale affinchè l’uomo e la donna non rendano inutile la loro presenza in questa terra effimera. Dante, oggi, avrebbe suggerito di aprire bene occhi ed orecchie, leggere, informarsi correttamente, agire, reagire, rendersi utili, altrimenti rischiamo di facilitare comportamenti che portano al sopruso, all’indifferenza, quella che Gramsci definiva il peso morto della storia, all’irresponsabilità ed alla corruzione. Dante nella Divina Commedia, non so dove collocherebbe Italia Viva, di sicuro non tra gli ignavi.

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