Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Fosciandora, andata in scena giovedì 23 marzo, vi è stata l’unanimità riguardo alla delicata situazione che la sanità pubblica locale sta affrontando. Tutti i consiglieri hanno deciso di votare una mozione in grado di rimarcare ulteriormente le criticità del servizio sanitario nazionale, da decenni vessato da continui tagli e ridimensionamenti e ormai in difficoltà nei territori montani e periferici.
Nella mozione sono parecchie le cause riportate che stanno alla base dell’attuale stato della sanità: politiche di austerity, accorpamento delle Asl, liste di attesa sempre più lunghe e sviluppo del settore privato, senza dimenticare l’assenza dei medici di famiglia e del personale medico e delle nuove linee guida proposte dalla regione.
Uno scenario desolante, per usare un eufemismo, che secondo il comune di Fosciandora necessita una riflessione propedeutica e un successivo intervento mirato: in caso contrario, la sanità nella Valle del Serchio rischia l’estinzione.
“Il consiglio comunale di Fosciandora – si legge nella mozione – chiede alla Conferenza dei sindaci di continuare ad affrontare la tematica sanitaria con estrema attenzione, affinché si possa ottenere una discussione ampia e allargata che porti, laddove possibile, a soluzioni condivise, al netto di ogni campanilismo, con voce decisa ed unitaria per rivendicare politiche sanitarie adeguate alle specificità della Valle del Serchio, senza escludere la possibilità di riaffrontare una discussione aperta sul tema dell’ospedale unico e/o dell’organizzazione in area medica e chirurgica o soluzioni alternative, e alle istituzioni tutte di profondere il massimo sforzo perchè possano essere effettuati gli investimenti necessari ad una sanità pubblica dignitosa per la valle”.