Torna alla carica Giorgio Daniele, capogruppo di minoranza a Coreglia, sollecitando il primo cittadino sulla ormai nota vicenda legata alla realizzazione del nuovo impianto sportivo di Ghivizzano.
"E’ la prima volta - esordisce -, dopo la campagna elettorale, che mi accingo a parlare della questione relativa al nuovo impianto sportivo di Ghivizzano. Lo faccio tralasciando ogni aspetto polemico che inevitabilmente si aprirebbe se dovessimo ridiscutere delle scelte logistiche, tecniche, progettuali a suo tempo fatte. Così come ebbi a dire in Piazza IV Novembre, in occasione della chiusura della campagna elettorale, “insieme” vuol dire anche insieme alla minoranza. Di più, aggiunsi: “Se sarò sindaco, proporrò a tutti i consiglieri un programma comune su cinque punti prioritari; il primo, l’anticipo subito: la chiusura della questione stadio e l’apertura di questa struttura ai giovani”.
"Oggi - afferma Daniele - propongo al sindaco Remaschi di avere coraggio ed affrontare la questione. Riassumo brevemente i punti salienti: trattasi di una vicenda che tra origine nel lontano 2015 e ad oggi, purtroppo, non è conclusa; ovvero un'opera non completamente realizzata rispetto al progetto originario. Complessivamente sono state impegnate risorse per 1.800.000 euro di cui 1.200.000 da contributo regionale ed il resto con fondi propri di bilancio. Vi è in atto un contenzioso legale, che vede contrapposti il comune di Coreglia e l’associazione di imprese appaltatrice dell’opera, davanti al tribunale civile di Lucca. Si prevedono tempi lunghi, insostenibili se si dovessero esperire tutti i gradi di giudizio previsti dalla legge".
"Di fatto - prosegue -, chi ha vinto le elezioni si trova a gestire questa situazione. Come già detto, non voglio addentrarmi sulla bontà della scelta, del progetto, della somma stanziata, ci sarebbe da scrivere molto, ma non servirebbe a dare una risposta chiara a quanti e, non sono pochi, domandano: e ora cosa si fa? Una risposta chiara, con gli elementi che ho in mano, francamente mi è difficile darla. Spero che il sindaco abbia acquisito dagli uffici interessati, dal revisore dei conti e dai legali che hanno o che difendono il comune, tutti gli elementi utili ad avere un quadro del contenzioso. Chiedo che non si attardi a dare al consiglio comunale, ma anche all’opinione pubblica, agli sportivi e più in generale a tutti i potenziali fruitori della struttura, una informativa chiara, trasparente, puntuale su come ad oggi stanno i fatti".
"Basando il mio ragionamento solo su notizie parziali di cui sono in possesso - incalza Daniele -, riterrei che la strada migliore da perseguire, fosse quella di trovale una soluzione extragiudiziale con la controparte ( imprese), trovare un punto di incontro, tornare il prima possibile in possesso dell’opera e quindi destinarla alla funzione per cui è stata realizzata. Un percorso non facile, direi alternativo all’alea di incertezza intrinseca ad un processo civile. L’opera non può essere lasciata al degrado ed all’incuria per anni, al contrario deve essere resa funzionale, ovvero completata in quelle parti indispensabili per essere collaudata ed esercitarvi le attività consentite. L’opera deve avere una conclusione, una funzionalità anche minimale: inaccettabile l’ipotesi di vederla fra non molto ricoperta dai rovi e dal degrado. Poi, a nostro avviso , una apposita commissione consiliare, dovrà accertare le responsabilità del RUP per capire cosa non ha funzionato. Ma ora prioritario è agire".
"Sindaco - conclude il capogruppo -, ora tu hai la palla in mano, la minoranza consiliare che rappresento è pronta a dimostrare responsabilità, attenzione, volontà di agire per dare un senso al fiume di soldi che sono stati spesi. Riferisci e proponi, il bene del comune viene prima di tutto, questa è la nostra bussola".