Il capogruppo di opposizione a Coreglia, Giorgio Daniele, traccia un primo bilancio ad un mese esatto dalla proclamazione degli eletti nel comune.
"E’ già trascorso un mese - esordisce il consigliere - dalla proclamazione degli eletti a seguito delle elezioni amministrative al comune di Coreglia Ant.lli. Certamente un tempo insignificante per fare un qualsiasi tipo di bilancio sull’operato della nuova amministrazione".
"Tuttavia - spiega -, alcune valutazioni merita farle, perché se come si dice, il buongiorno si vede dal mattino, sovvengono alcune perplessità. Intanto, dopo il primo consiglio comunale dedicato al disbrigo di alcune procedure di rito, non vi è stato alcun contatto formale o informale da parte del sindaco o del capogruppo di maggioranza, con il nostro gruppo consiliare. Eppure, negli interventi in sede consiliare, ci era parso di capire la volontà di perseguire la strada del dialogo e del confronto ma, del resto, già il pomeriggio del 3 ottobre scorso, appena concluso il consiglio comunale, il primo comunicato stampa della maggioranza, non lasciava spazio alcuno alla minoranza".
"E’ altrettanto vero - incalza - che in questo periodo, come gruppo consiliare, abbiamo formulato numerose richieste di documentazione, chiarimenti, precisazioni al sindaco ed agli uffici, ma questo altro non è che il nostro lavoro – una cosa sono le funzioni istituzionali, una cosa è la ricerca di obbiettivi comuni su politiche di ampio respiro riguardanti la nostra comunità. Questo è il terreno della mediazione e della politica. Pur mantenendo fermi i rispettivi ruoli, crediamo che vi possano essere spazi di costruttivo confronto".
"Anche la giunta comunale - afferma -, fino ad oggi non ha prodotto alcun atto deliberativo e quindi non rimane che attendere. In questi primi giorni di impegno da consigliere comunale, - capogruppo di minoranza, forte del consenso di quasi il 50% dell'elettorato - mi sono dedicato al borgo di Ghivizzano Castello. Un borgo stupendo, a due passi dal fondo valle, ricco di fascino, storia, arte. Una perla potenzialmente capace di attrarre turisti, visitatori quindi lavoro e sviluppo. Un luogo, dove le sole gesta dei Castracani, di cui la imponente torre ne è viva testimonianza, stimola la fantasia e la curiosità, non appena ci si avventura nella nostra Valle".
"Purtroppo - attacca -, oltrepassata la porta di accesso, lo spettacolo che si presenta, (ad eccezione di alcune sporadiche iniziative), è desolante: strade vuote, accoglienza fai da te, grazie a qualche spontaneo benefattore, assenza di servizi, percorsi, cartelli, locali. Eppure, negli ultimi anni, non sono state poche le opportunità di raccogliere benefici, grazie ad alcuni finanziamenti pubblici che sono stai concessi all'amministrazione comunale di turno. Mi sono permesso di evidenziare, in negativo, lo spreco di opportunità sostenute da fondi europei, regionali, comunali. Ho parlato del palazzo Nuti e del mancato asilo, del Centro di Aggregazione Sociale e della sua mancata apertura, dell'Area Mercatale e di come non offrano alcun servizio, le cantine date in uso per la promozione dei prodotti tipici locali. Avrei potuto aggiungere lo scandaloso ascensore, scempio urbanistico e di pessima funzionalità, ma ho preferito lasciar stare".
"Le elezioni sono alle spalle - conclude -, io non faccio politica e non cerco consenso. Tuttavia ho un compito: amministrare questo comune, dal ruolo affidatomi in consiglio comunale, esercitando gli strumenti dell'indirizzo e del controllo, peculiari al consigliere. Coreglia, nella fattispecie Ghivizzano Castello, le sue occasioni di sviluppo le ha avute, i soldi sono arrivati, le scelte sono state fatte: i risultati sono questi, fatti non bugie, sotto gli occhi di tutti e riscontrabili da chiunque voglia obbiettivamente vedere e valutare. A parità di mezzi a disposizione, si può amministrare bene o male. Nel nostro caso la politica e l'agire delle amministrazione precedenti, a nostro avviso, hanno fallito. Oggi, l'elettorato ha voluto dargli appello, dando loro una ulteriore possibilità. Spero questa volta non manchino l'obbiettivo, questo borgo stupendo e la sua gente merita di più: se correttamente coinvolti, non ci tireremo indietro".