Aperto solo tre giorni, perdipiù con un solo operatore: il servizio offerto da poste italiane nell’ufficio situato nel paese di Coreglia non è più sostenibile.
Ne sono convinti gli avventori, per la maggior parte pensionati, e anche la giunta in carica presieduta da Marco Remaschi.
Lo stesso sindaco, con una comunicazione ufficiale diretta a poste italiane SPA, ha voluto rendere nota la situazione di criticità che si è venuta a creare, elencando le grosse difficoltà dello sportello di servizio e i conseguenti disagi che esso comporta.
“Con la presente – si legge nella prima parte della segnalazione – siamo a segnalare la situazione di forte disagio che si trovano ad affrontare gli utenti che usufruiscono dei servizi postali nell’ufficio di Coreglia capoluogo. A Coreglia Antelminelli, nei tre giorni settimanali nei quali l’ufficio postale rimane aperto con un unico operatore, è frequente vedere all’esterno molte persone anziane in fila, che attendono ore sotto il sole, la pioggia o il gelo, prima di poter entrare per riscuotere la loro pensione o per eseguire qualsiasi altra operazione. Spesso, addirittura, causa la scarsità di moneta contante, sono costretti a tornarsene a casa, e attendere la riapertura dell’ufficio nei giorni stabiliti. Talvolta è il computer stesso che si blocca, causando rallentamenti”.
Quale la soluzione? Remaschi non propone una ricetta prestabilita, ma invita il gruppo poste ad agire nel minor tempo possibile, ripristinando un servizio essenziale in grado di migliorare la qualità della vita della cittadinanza.
“L’amministrazione comunale – continua il sindaco – percependo il disagio sempre più crescente degli utenti, al fine di risolvere questo problema, ha deciso di segnalare quanto sopra a Poste Italiane affinché si impegni a garantire un servizio migliore, tenendo in considerazione le reali esigenze del nostro capoluogo ed i servizi che concorrono a migliorare la qualità del vivere in un borgo”.