Il primo è il consueto bando che ogni anno viene condiviso anche con le organizzazioni sindacali rivolto ai nuclei familiari in difficoltà. I contributi verranno elargiti seguendo la graduatoria delle domande presentate a cominciare da quelle con Isee più basso.
Il secondo bando è stato invece predisposto in forma straordinaria a seguito dell’emergenza coronavirus ed è rivolto a coloro che si sono trovati ad affrontarne le conseguenze economiche e che hanno visto ridurre notevolmente il proprio reddito. Tale riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, ecc.), sia a redditi da lavoro autonomo (con particolare riferimento alle categorie ATECO, la cui attività è stata sospesa a seguito dei provvedimenti del Governo), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia.
Dice l’assessore al sociale Beatrice Gambini: "Sul tema TARI, in aggiunta a quanto già predisposto per le imprese, ovvero l’istituzione di un fondo di 100.000 euro che ci ha consentito di poter applicare uno sconto in bolletta fino al 50% per tutte le aziende che sono dovute rimanere chiuse a causa del lockdown, abbiamo definito questi due bandi rivolti alle famiglie. Il primo è stato costruito sulla stessa linea del consueto bando TARI degli anni scorsi, aggiornando le fasce ISEE di riferimento. Il secondo abbiamo pensato di rivolgerlo a tutti coloro che si sono inaspettatamente trovati in difficoltà economica a causa delle restrizioni imposte dal Governo per arginare il diffondersi della pandemia. Questi due bandi sono frutto anche dell’importante confronto con le organizzazioni sindacali che questa amministrazione porta avanti da anni".
"Riteniamo fondamentale - conclude - che un’amministrazione sia al fianco dei propri cittadini e che rivolga i propri sforzi a sostenerli nei momenti critici mettendo in piedi misure di volta in volta più adatte a superare le difficoltà. Per tutti i cittadini interessati, è possibile contattare gli uffici comunali oppure consultare il sito del Comune su cui è pubblicata tutta la documentazione".