Da domenica 9 al 16 luglio a Coreglia Antelminelli si terrà la seconda edizione della scuola di formazione professionale dedicata alla stampa 3D di grande formato organizzata da SMAC Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli.
“Crediamo che la manifattura additiva sia il giusto mezzo per ottenere una produzione locale - sostiene Stefano Giovacchini, presidente della cooperativa SMAC - sostenibile e capace di riportare valore economico ed umano nei piccoli centri e nelle aree interne, creando nuove professionalità qualificate e gratificanti. Al tempo stesso promuoviamo scambi culturali, fortemente convinti che la condivisione delle conoscenze e del “saper fare” porti una ad una crescita più equa. Che non sia un’utopia investire di nuovo nei piccoli borghi e nelle aree interne, lo dimostra anche l’attenzione nazionale e internazionale che la nostra scuola sta riscuotendo come modello da riproporre in altre aree geografiche”.
Quest’anno, infatti, la scuola avrà fra gli iscritti dei rappresentanti dell’università di Ngaoundéré dal Cameum, interessati alla stampa 3D per l’edilizia e l’arredo pubblico da proporre in Camerum.
Gli argomenti che saranno trattati da questa seconda edizione saranno la scansione 3D ed il reverse engineering finalizzata alla conservazione dei Beni Culturali, la stampa 3D di grande formato, i materiali circolari e filiere locali e materiali naturali con particolare focus su soluzioni per l’edilizia.
Il tutto verterà sul filo conduttore che sarà “l’arredo urbano e le superfici per l’architettura”.
La scuola si rivolge a laureandi o neolaureati, professionisti o artigiani, provenienti dal mondo dell’arte del design o dell’architettura. In pratica, è una scuola multidisciplinare dove si alterneranno esperienze teoriche a quelle pratiche.
“Già nel 1883 – spiega Giovacchini - per fornire un patrimonio culturale di base a coloro che emigravano per esercitare il mestiere di figurinai, a Coreglia fu fondata una scuola “Di Disegno e Plastica” dal cav. Carlo Vanni che adesso è sede del museo della “Figurina e dell’emigrazione”. La SMAC trae ispirazione dalla figura di Carlo Vanni e dalla sua scuola, e ne vuole essere una sua continuazione contemporanea”.
Il progetto è possibile grazie agli importanti partner come la Revet SpA, Lucart Group, WASP, R3direct, SOS School of Sustainability, Poliart e Cna Lucca.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web http://www.smac.academy o la pagina Linkedin https://www.linkedin.com/company/school-of-additive-manufacturing/