Non ci sono più le mezze stagioni, signora mia! Un detto, un mantra oserei dire, che abbiamo ascoltato allo sfinimento, poco convinti del suo effettivo valore nella realtà. Eppure, in quest’epoca di cambiamenti climatici, anche un frase così scontata può portarsi dietro una verità abbastanza ovvia.
Ad eccezione della Garfagnana e della Lunigiana, se restiamo nell’areale di interesse delle Gazzette, il clima autunnale delle nostre due province ricorda più le prime settimane di maggio, e non è più un’eresia vedere qualcuno a maniche corte che passeggia con tutta calma per le mura di Lucca in una sera qualsiasi di questo fine ottobre.
È anche per questo che, nonostante il periodo, l’ormai tradizionale ritrovo delle Gazzette ha deciso di posticipare ancora la cena tra quattro mura, preferendo la splendida veranda del bar-ristorante Dhea di Via Luporini, a poche centinaia di metri da Porta Sant’Anna.
Coccolati dalla proprietaria, Sabina Alberti, e tutto il suo staff, i collaboratori, di nuovo o lungo corso che siano, si sono ritrovati davanti pizze di ogni tipo, preparate per l’occasione dal pizzaiolo Dalili Bouazza, casawa di nascita ma lucchese d’adozione, dopo 15 anni di residenza nella città dalle cento chiese.
Se poi ci si abbina un buon vino, una grappa, forse due, per concludere, e il tepore di questo incredibile autunno lucchese, si può capire come sia stato l’andazzo della serata.
Peccato per l’assenza dei colleghi versiliesi e massesi-carrarini: senza di loro, è come un ritrovo a metà, ma le controparti del Serchio e di Lucca, “supervisionati” come sempre dal direttore e Cinzia Guidetti, hanno cercato di ovviare a questa mancanza nel miglior modo possibile, tra chiacchiere su ogni, risate e tanti brindisi.
Guidi, Orsucci, Pedri, Pierotti, Nieri, Del Chiaro, Massimi…persino il commercialista Ansel e il compagno di Giulia (Del Chiaro): una masnada che si è ritrovata per fare il punto della situazione, scambiandosi consigli e pareri, a distanza dell’ultima rimpatriata, avvenuta sempre in Via Luporini quasi due mesi fa.
C’è stato anche il tempo degli immancabili consigli di Aldo, specialmente alle nuove leve, qualche pasticcino di commiato, e persino un bicchiere della staffa per qualche highlander, finché stanchezza non ci separi.
Sempre una grande atmosfera, in cui tutto fa la sua parte: l’ambiente, le persone, le vivande…Un bel ricordo, in attesa della prossima adunanza.
Foto di Ciprian Gheorghita