In quanti sono a conoscenza di questo piccolo gioiello incastonato nel cuore dell’alta Garfagnana? Siamo ad Isola di Roccalberti, nel comune di Camporgiano. Qui, sulla strada che conduce a Vagli, si lavora il pregiato marmo delle Alpi Apuane destinato – per la gran parte – al mercato estero: Libia, Tunisia, Marocco e Medio Oriente.
La cooperativa Apuana Marmi di Vagli ha scelto proprio questo piccolo borgo rurale lungo la via Vandelli, ai margini del fiume Edron, per realizzare uno dei più moderni e ben progettati impianti di lavorazione nel comprensorio apuo-versiliese. Le cave sono lì, a due passi.
Stamattina, nello splendido edificio che ospita gli uffici della cooperativa, c’era un gran fermento. Era prevista la presentazione dell’ultimo libro di Tommaso Teora sull’eccezionale piena del Serchio del 9 novembre 1982. Il volume – realizzato con il contributo della stessa Apuana Marmi – segue quello realizzato dallo stesso fotografo castelnuovese, all’incirca un anno fa, sull’alluvione che il 19 giugno 1996 colpì la Versilia e la Garfagnana.
Salendo i due piani della struttura, c’è da rimanere sbalorditi di fronte al gusto e alla maestria dell’architetto Nicoletta Novelli: dal marmo Venato all’Arabesco, fino al prestigioso Calacatta dell’ultima sala. Una volta arrivati in cima, si ha come la sensazione di aver attraversato la reggia di qualche sceicco saudita. Vedere per credere.
Teora è circondato dalle autorità, scientifiche ed istituzionali. Ma anche da tanti amici. Il libro che presenta oggi si intitola “40 anni fa” e racconta – con il suo mezzo prediletto, ovvero la macchina fotografica - quella che, a posteriori, è stata definita la ‘piena del secolo’. Un documento storico, quello dell’autore, ma anche un monito per chi abita e governa questo territorio: attenti, perché questi eventi sono accaduti e possono ripetersi.
Il primo a prendere la parola è stato il padrone di casa, Ottavio Baisi, il quale si è occupato dei saluti. Poi la palla è passata ad Andrea Tagliasacchi, presente in veste di presidente dell’unione dei comuni della Garfagnana, che ha parlato delle sfide future: “Raccolgo volentieri la provocazione positiva di Teora – ha esordito – perché ci sensibilizza sui temi della sicurezza e della valorizzazione del territorio. Dobbiamo investire nella prevenzione e nella messa in sicurezza. Ringrazio l’autore perché, attraverso la fotografia, ha espresso ancora una volta il suo amore per la Garfagnana”.
Presente anche Francesco Pifferi, il sindaco di Camporgiano, che ha invece insistito sulla memoria: “La vitalità creatrice – ha ribadito – è fatta di una riserva di passato. Noi spesso ignoriamo ciò che è successo prima di noi. Fotografare la vita per salvaguardare la memoria: ecco, opere di questo tipo ci aiutano a recuperare il senso vitale del passato”. Dello stesso avviso il primo cittadino di Vagli Sotto, Giovanni Lodovici, il quale ha messo in evidenza il tema della collaborazione tra enti: “La sensibilità degli amministratori – ha ammesso – è molto migliorata, ma da sola non basta: servono i finanziamenti. L’unione dei comuni – anche per Vagli, che non ne fa parte – deve essere un faro in questo senso. Fondamentale che stato, regioni e comuni dialoghino tra loro”. In platea c'era pure il sindaco di Careggine, Lucia Rossi.
Ultima parte dedicata agli interventi ‘tecnici’, con il professor Franco Rapetti e l’architetto Gilberto Bedini (entrambi presenti nel libro con un contributo scritto). I due hanno rimarcato le criticità legate all’abbandono progressivo dei fiumi e dei boschi (dal dopoguerra in poi) e la necessità di promuovere meglio la Garfagnana fuori dai nostri confini.
Prima del buffet e dei saluti, infine, Teora ha chiamato all’appello alcuni testimoni che vissero – sulla propria pelle – la paura di quel giorno.
Che dire. Libri come questo fanno capire quanto la Garfagnana sia una terra bellissima e, allo stesso tempo, pericolosa. Ma servono anche da pungolo per gli amministratori – a tutti i livelli – affinché si impegnino nella manutenzione del territorio e nella prevenzione, affinché il passato non abbia a ripetersi.
Tommaso Teora e la ‘piena del secolo’ in Garfagnana: gli scatti di oggi e di 40 anni fa
Scritto da andrea cosimini
L'evento
26 Novembre 2022
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