Ci sono molti modi per dire grazie a qualcuno, grazie di esserci e di esserci sempre stato, grazie per quello che sei o anche per quello che, a volte, non sei. Tanti modi che, soprattutto per le feste natalizie, emergono dai meandri dell'anima per raggiungere i destinatari dei nostri pensieri. Ma Mimicha ed Elia Menini, ne hanno individuato uno un po' fuori dal comune: scrivere una lettera o qualcosa che assomigli al proprio papà, Romolo Menini, per complimentarsi di tutto l'entusiasmo e la passione che ha messo e mette nelle sue iniziative, e sfide imprenditoriali, l'ultima delle quali, il Parco Serbacco in Val Freddana,che sta riscuotendo i meritati consensi per il fatto di essere un'oasi di gioia, di gioco e di natura a disposizione di grandi e piccini che vogliono divertirsi sia nella bella stagione sia durante le feste di Natale. Il parco, infatti, è aperto fino al 9 gennaio e vi si possono trovare numerose attrazioni che fanno sognare i bambini.
Mimicha ed Elia hanno un papà, onestamente, tutto speciale, una sorta di bomba ad orologeria senza tempo e che esplode, disseminando ovunque le proprie idee, in qualunque momento anche quando meno te lo aspetti. Romolo Menini è nato a Varese ed è, si può dire, nato artista visto che in giovane età ha lavorato come illusionista mago sulle crociere, nei circhi, nei teatri. E', infatti, un mago capace di sorprendere qualunque pubblico, è stato anche negli States dove ha conosciuto, a Las Vegas, il grande David Copperfield.
La famiglia abitava fino qualche decennio fa in Lunigiana dove Romolo conduceva una attività di import di birra. Successivamente si trasferì a Lucca e negli anni Novanta vide la luce, per sua iniziativa, l'azienda Menini Romolo noleggi, una delle prime nel settore che si occupava di fornire gazebo per eventi. Essendo un pioniere in quell'ambito, ben presto Menini scelse di creare e produrre direttamente le tensostrutture dando vita alla Menini Tensostrutture che oggi è una azienda che vanta diversi dipendenti e che viene gestita dai due figli, appunto Mimicha e Elia. Ogni tanto il papà torna a fare il supervisore, ma il regno attuale di questo re leone non può che essere la natura a cui è particolarmente legato.
Infatti, negli anni duemila acquistò un grande appezzamento di terreno e diede vita all'azienda agricola Casa Elia con diverse case vacanze situate all'interno della proprietà. Il suo spirito artistico e ludico oltreché in grado di guardare lontano, lo spingono a produrre vino e ad aprire prima un campo da golf, poi uno da tennis e, infine, il parco natura Serbacco che racchiude tutto. Adesso il parco ha preso il nome di Villaggio di Babbo Natale e Romolo può dare libero sfogo alle sue magie e alla sua creatività.
"E' per noi motivo di grande orgoglio ed ulteriore occasione di apprezzare l'ennesima sfida intrapresa da nostro padre. Il suo spirito imprenditoriale e la sua capacità di inventare ci hanno sempre entusiasmato spingendoci a non fermarsi mai davanti ai propri desideri. Per noi lui è un esempio da seguire e non possiamo che augurarci di apprendervi il più possibile. In queste feste di Natale abbiamo voluto - io e mio fratello - mandargli questo speciale messaggio, sicuramente un po’ inusuale e diverso dai soliti auguri, ma ricco di affetto, di stima, di complicità.
Buon natale Papà“.