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Scritto da aldo grandi
L'evento
26 Ottobre 2022

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Se non fosse stata devastata dalla guerra, Livorno, oggi, sarebbe una delle più belle città d'Italia. Invece e purtroppo, deve accontentarsi di essere, solamente, una città, nemmeno una perla sia pure bagnata dal mar Tirreno come Viareggio, perché non brilla di alcuna luce, ma, per chi ci vive o ci è nato, vale quanto un tesoro.

Livorno non è una città turistica né per vocazione né, tantomeno, per necessità o scelta. I suoi turisti sono gli stessi abitanti che, pur girovagando per il mondo, non potrebbero mai fare a meno degli scogli dell'Ardenza o dell'Accademia, dei bagni sul mare dove non c'è spiaggia, ma cemento e dove si è soliti trascorrere tutta la giornata portandosi dietro l'immancabile 'ghiacciaia' contenente ogni ben di dio da stendere sul tavolo a pranzo e a cena e scambiare con i vicini di cabina.

Eppure c'è chi, come Giuseppe Mascambruno coadiuvato nel suo lavoro dal fotografo Fabio Muzzi, ha voluto scavare nelle viscere di questa realtà per estrarne, alla fine, addirittura, 100 e una meraviglie da raccontare in maniera semplice e accessibile a tutti, scritte, come si era soliti dire una volta quando essere casalinghe era la normalità e tutt'altro che disdicevole, in modo che anche la casalinga di Voghera avrebbe potuto, se le avesse lette, comprenderle. C'è di tutto, infatti, in questo volume di 228 pagine edito da Typimedia nella collana Le Meraviglie d’Italia, appena uscito in libreria. Ci sono le immagini, splendide, scattate da un fotografo d'eccezione che guarda con l'anima e ci sono le descrizioni delle medesime che racchiudono l'essenzialità oltre a numerose curiosità. Ecco, da giornalista purosangue non ancora imbevuto dal politicamente corretto degli ultimi lustri, Beppe Mascambruno ha il merito della sintesi che non disdegna l'analisi, ma non è assolutamente vittima. Le parole scorrono veloci al punto che quest'opera è una via di mezzo tra una guida turistica e un libro di storia, capace di accogliere e soddisfare le esigenze e le aspettative di chi oltre alla mente ha voglia di far lavorare anche gli occhi.

Quanti angoli perduti e ritrovati, quante storie che vorrebbero un libro ad hoc per essere rivissute, quanta umanità e quanta ricchezza di particolari per una città generosa con chi sa osservarla e, magari, anche amarla senza troppe... seghe. C'è il mare, protagonista assoluto e spettatore disinteressato sempre uguale a se stesso e ci sono le opere realizzate, nel tempo, dall'uomo che, poi, ha contribuito a distruggere. La Livorno che fu era un capolavoro di integrazione e di libertà, di convivenza e di rispetto, di passione e di cultura. Oggi, di ciò che era, è rimasto più di quello che si credeva fosse andato perduto e questo libro aiuta non solo a ricordare, ma anche a conoscere ciò che non si pensava potesse ancora esistere per il semplice motivo che l'ignoranza è la madre di tutte, o quasi, le malattie. 

Noi questo libro ce lo siamo goduti fino in fondo, dispiaciuti per ciò che era e non tornerà più e affranti per ciò che è e che poteva essere evitato. Colpa di chi? Della politica, del fascismo che condusse il Paese alla rovina e delle classi dirigenti che, nel dopoguerra, immediato e non solo, hanno ricostruito, lasciatecelo dire, a c...o di cane ed è ancora un eufemismo rispetto al reale danno prodotto. Colpa, però, anche dei livornesi stessi, quel popolo dell'infradito che si accontenta sempre di ciò che crede di essere senza mai andare alla ricerca di quel che potrebbe, se volesse e osasse, diventare. La mediocrità, purtroppo, è un virus peggiore del Covid: non esistono, infatti, vaccini in grado di curarla e in questo sfasciato Stivale l'epidemia è una pandemia generalizzata un po' a tutte le latitudini.

Leggere, comunque, questo libro, aiuta a tornare ottimisti. Se, infatti, così tanto ancora c'è, vale la pena di impegnarsi affinché torni a risplendere.

Livorno, le 100 meraviglie (+1)

a cura di Giuseppe Mascambruno e Fabio Muzzi

Prezzo: € 19,90

Collana: Le Meraviglie d’Italia

In libreria: 2022

ISBN:978-88-3626-150-5

Pagine:228

Formato: 20x20 - brossura

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