È il dono speciale di ogni bambino quello di saper fingere di fare un mestiere. Si tratta del momento in cui, in alcuni casi, nascono dei veri e propri obiettivi per il futuro. In questo modo, a quasi trent’anni, facendo finta di condurre il telegiornale nel salotto di casa con spettatori i propri genitori, è nato il sogno di Laura Gioia la lucchese che, da qualche anno, collabora con TGcom24 e che ha mosso i suoi primi passi nel giornalismo proprio a La Gazzetta di Lucca.
È una persona decisa Laura Gioia e così ci è parsa nel corso di una piacevolissima chiamata durante la quale ci ha raccontato il suo percorso nel campo della comunicazione. A dimostrarlo, di fatto, concorre una carriera brillante che l’ha vista approdare, ormai da quattro anni, alla TV nazionale.
“Mentre scrivevo la tesi a inizio 2014 – racconta – sentivo la necessità di cominciare a scrivere e, tramite conoscenze, mi sono messa in contatto con Aldo Grandi, direttore della Gazzetta di Lucca. Da lì a poco ero sul campo. La voglia di fare era tanta e ogni giorno mi impegnavo per dare il massimo al giornale assimilando, al tempo stesso, quante più informazioni e nozioni possibili”.
Una volta laureata in lettere a Firenze, la lucchese è partita alla volta di Milano carica di entusiasmo e con un solo grande obiettivo: diventare giornalista. Un entusiasmo che le è valso l’ingresso, al primo tentativo, nella prestigiosa scuola di giornalismo “Master X” dell’Università IULM.
“Devo ringraziare sicuramente Aldo Grandi e le Gazzette – spiega – perché sul fatto di riuscire ad entrare subito nella scuola ha inciso il mio periodo nel quotidiano online lucchese: durante quei brevi e intensissimi mesi, da marzo a ottobre 2014, il direttore mi ha dato la possibilità di seguire tutto quello che volevo. Mi ha buttato nella mischia e io ne ho raccolto i frutti. Ho seguito le elezioni comunali, bussato alla porta degli sconfitti, partecipato alle conferenze in Comune, intervistato cittadini arrabbiati, preso parte a eventi, fatto il giro mattutino in questura".
"Insomma, non mi sono fatta mancare nulla! Aldo – sottolinea – è una di quelle persone che, qualsiasi cosa se ne dica o se ne pensi, ha il grande pregio di dare fiducia alle giovani leve. Sembra una cosa da poco, ma offrire possibilità in un mondo così competitivo è veramente importante e sono sempre meno le redazioni che lo fanno”.
Così, dopo due anni di scuola a Milano, uno stage a New York nella sede americana de Il Sole 24 Ore e l’esame di stato per l’abilitazione come giornalista professionista, nel 2017 è entrata a Mediaset nella redazione di TGcom24 dove, ormai da quattro anni, si occupa di tutto dalla conduzione dei TG e di approfondimenti fino alla regia.
“La regia – spiega – è una grande responsabilità. Ovviamente non ci sono arrivata subito, ma crescendo all’interno dell’azienda. La redazione, come è stato a suo tempo alle Gazzette, mi ha dato grande fiducia e la possibilità di realizzare questa crescita. Un’occasione non così scontata. Anche qui, infatti, ho avuto la fortuna di trovare uno staff che crede molto nei giovani, Paolo Liguori in primis”.
Crescere all’interno di una redazione di così alto prestigio le ha portato grandi soddisfazioni: oltre ad essere stata coinvolta nella regia, Goia conduce una trasmissione incentrata su tematiche attuali e innovative e sull’Unione Europea in onda il giovedì due volte al mese: “Anche questa possibilità mi rende orgogliosissima. Mi sento e mi hanno fatto sentire parte attiva del progetto, dalla linea editoriale, alle proposte fino alle riprese”.
Quello di Laura, alla fine, è un sogno che si avvera: lavorare in TV. Ma la giovane giornalista non nasconde che la scrittura rimarrà sempre una grande passione: “Quando mi trovo a scrivere per i servizi, ricordo la l’entusiasmo che provavo all’inizio nel comporre gli articoli. Riconosco l’importanza della scrittura che è alla base di ogni forma di giornalismo, anche quello televisivo per quanto quest’ultimo richieda un linguaggio più semplice. Per questo, per me è stato fondamentale partire proprio da lì!”
Un consiglio per i giovani aspiranti giornalisti?
In questo, Laura ha le idee chiare: “Che sia necessaria la passione per il mestiere – tiene a precisare – non occorre nemmeno dirlo. Per iniziare in questo campo ci vuole tanta umiltà e occorre avere ben chiaro il fatto di essere l’ultimo arrivato nella redazione. È importante imparare fin da subito a non chiedere le cose due volte, perché la seconda è una volta di troppo, cercare di essere sempre puntuali, dimostrare di avere apertura mentale ed essere disposti al sacrificio: è fondamentale avere a cuore il fatto che la redazione sappia di poter contare su di noi. Non voglio spaventare chi si vuole affacciare a questa realtà, ma è indispensabile avere chiaro che si tratta di un ambiente durissimo che richiede sacrifici e rinunce. Le redazioni, poi, finiscono con il diventare come delle famiglie, ma per farsi ben volere in una famiglia è necessario anche rendersi disponibili ed entrare a testa bassa senza mai pensare di essere arrivato. Un altro consiglio che mi sento di dare – conclude – è quello di cominciare dal giornalismo locale: le Gazzette per me sono state più che una scuola. Mettendomi a completa disposizione e rimboccandomi le maniche, in quei pochi mesi di collaborazione, ho appreso tutto quello di cui avevo bisogno per cominciare il mio percorso”.