Hemingway scriveva che le cose belle, a dirle, non si avverano. Ecco, per Roberta e Josette, scrivere di cucina, è una cosa bella. Certo, loro - fedeli al precetto - non lo dicono, ma è così. Lo si capisce subito. Basta guardarle con che entusiasmo chiedono, parlano e scrivono di tutto ciò che riguarda cibo e vivande: gli si illuminano letteralmente gli occhi.
Certo, difficile accostarle per carattere: l'una, Josette, più rilassata e distesa; l'altra, Roberta, più algebrica e composta. Entrambe, però, solari, dolci, simpatiche e belle. Davvero, a guardarle, sembra che le due si conoscano da una vita: eppure, al "Finger Food Festival" di Firenze, era la prima volta, non solo che si parlavano, ma che si vedevano. Miracolo? Sì, quello della passione che unisce due persone.
Roberta Ciriolo, già in forza alle Gazzette, è una dinamo: in pratica, non riesce a stare ferma. Giovanissima, 24 anni, carrarina doc (ma con, nel sangue, radici del sud), studia lettere moderne ed è ad un passo dalla laurea. Lavora come chef de rang al ristorante Bistrot di Forte dei Marmi, frequenta spesso ristoranti stellati (curando una rubrica, proprio su queste pagine, denominata "E le stelle stanno a... mangiare") ed ha una cultura enogastronomica... enciclopedica.
Roberta collabora, già da tempo, per La Gazzetta di Massa-Carrara, ed è una delle firme di punta del giornale. Non scrive solo di cucina, si occupa di tutto: cronaca, politica, cultura. Detto in breve: si sta facendo le ossa sul campo; sta capendo, sulla sua pelle, che questo mestiere è dedizione e sacrificio e che la strada per l'ambito tesserino è piena di insidie e di prove da superare.
Infine - scoperta dell'ultimo minuto (almeno per chi scrive) - Roberta è anche un'abile pianista. Studia pianoforte, ma lo insegna pure, ed ha una spiccata vocazione per la musica classica e lirica. Davvero notevole, vista l'età. Chapeau!
Josy, al secolo Josette Sedami Agbo, 36 anni, ha invece una storia tutta sua. Lei, al momento, ha mezzo piede nelle Gazzette, ma deve sempre convincersi del suo potenziale. Da circa un mese, o giù di lì, cura una rubrica settimanale (ovviamente di cucina) su La Gazzetta del Serchio, intitolata "Scusi, posso assaggiare?", con una media di 400-500 lettori affezionati a puntata.
Originaria del Benin, piccolo stato dell'Africa centrale, in tenera età si è trasferita in Italia, e, con Roberta, ha condiviso un periodo della sua vita in quel di Carrara; poi il trasferimento in Garfagnana, a Piazza al Serchio, dove ha maturato un'esperienza come barista, quindi l'ultimo (definitivo?) approdo a Barga, in Mediavalle del Serchio, dove ha potuto mettersi alla prova, dietro ai fornelli, come cuoca in alcuni dei ristoranti più quotati della zona.
Josette ha frequentato una scuola privata di cucina, cura un blog sul cibo ("Papille colorate") e si tiene in costante allenamento, a casa, sperimentando ricette su ricette da sottoporre alle sue... cavie. I pareri? Unanimi: colori, odori e sapori sono degni dell'alta cucina.
Josette e Roberta, appunto, due facce della stessa medaglia: quella della passione ardente che brucia, sotto la cenere, e che aspetta solo un po' di benzina per esplodere in un incendio.
La strada imboccata è quella giusta. La testa anche. Manca solo l'occasione di dimostrare quanto valgono.
E noi della Gazzetta gliela offriamo volentieri.