Un motore carico di ricordi che ha portato ovunque generazioni che con poche lire in tasca si sentivano libere e felici. Un mezzo che ha visto primi baci, corse verso il liceo, scampagnate, viaggi verso il mare in gruppo, discoteche la domenica pomeriggio. Senza dubbio, il Ciao ha segnato un’epoca e, ancora oggi, soprattutto chi ha vissuto la sua gioventù negli anni Ottanta, in sella a questo mezzo unico, non può che ricordarlo con affetto.
È nata proprio spinta da questo affetto la passione di un carrozziere del Compitese, Antonio Marcheschi, che qualche tempo fa, per divertimento, ha risistemato il Ciao della moglie senza sapere che quel gesto semplice di ridare la vita a un vecchio mezzo inutilizzato avrebbe riscosso tanto successo e visibilità: “Dopo aver rimesso in moto il Ciaino che utilizzava mia moglie da ragazza – racconta, infatti, Antonio – le persone hanno cominciato a fermarmi per strada per guardarlo e complimentarsi. Mi sono accorto fin da subito che quell’oggetto era capace di risvegliare ricordi per il grande valore affettivo che per molti, soprattutto chi era adolescente negli anni Ottanta, ha avuto questo motore. Le persone, quando lo vedevano si innamoravano e in diversi mi hanno chiesto di aiutarli a rimettere a nuovo quello di quando erano giovani lasciato in un garage o una cantina, ma mai dimenticato”. Così, quasi per gioco, è nato questo hobby di Antonio che ha aiutato conoscenti e amici a restaurare diversi esemplari facendo riaffiorare, nel loro ritornare alla bellezza originale, tutti i ricordi che portano con sé.
“Nella carrozzeria in cui lavoro – prosegue – ne abbiamo esposto uno e da quel momento tutte le persone che sono entrate lo hanno guardato con affetto, hanno fatto foto, raccontato commossi aneddoti dei tempi in cui, con un pacchetto di sigarette e cinquemila lire, in sella al loro Ciao sfrecciavano spensierati per le vie della città”. Alcuni dei mezzi rimessi a nuovo, inoltre, sono esposti in due concessionarie di Guamo per volere dei titolari che, come molti, se ne sono innamorati.
Come fa notare il carrozziere, inoltre, si tratta di un mezzo vecchio, ma, per certi versi, al passo con i tempi: “Di fronte ai rincari che stiamo vivendo, viaggiare con il Ciao, oltre a restituirci il ricordo di quando eravamo giovani e felici, è anche una forma di risparmio: pensa che con un litro di miscela è possibile fare fino a 65 km!”.
Insomma, tra emozioni, ricordi e – perché no! – risparmio di carburante – è davvero come recitava una vecchia pubblicità della Piaggio degli anni Ottanta: “Il Ciao fa miracoli”.
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Foto Ciprian Gheorghita