La sua azienda si chiama Le direzioni del gusto: che cosa vuol dire?
Il gusto è molto soggettivo, ma, in qualche modo, possiamo educarlo, indirizzarlo appunto. Questo laboratorio di creazioni gastronomiche nacque dal desiderio di veder abbinato un determinato formaggio ad un determinato miele o ad una specifica confettura in maniera corretta così da valorizzare entrambi i prodotti.
La sede è ad Avezzano, un comune di 40 mila abitanti a 700 metri di altezza. Fa un po' freddo da quelle parti o no?
Si, un po freddino ed umido direi, ma io sono aquilana, sono temprata!
Voi vi occupate di rielaborare i formaggi che acquistate oltre a vendere anche salumi tradizionali. Ci spiega in cosa consiste il vostro business?
Il nostro business è poco business e tanta passione. Il nostro primo obiettivo è quello di stupire con ogni nuova creazione. Acquistiamo il formaggio, lo lavoriamo giocando su abbinamenti spesso insoliti, gli ridiamo nuova forma, nuovo colore e nuovo gusto, tutto in maniera naturale. Quindi tantissimo lavoro per un bassissimo margine. Se avessimo dovuto scegliere un business per fare business sicuramente avremmo scelto di fare altro, ma siamo degli inguaribili sognatori.
Il Covid ha penalizzato molte aziende, voi come siete riusciti a sopravvivere e come sta andando adesso?
Era un ottimo momento, dopo tanti sacrifici iniziavano ad arrivare un po' di risultati. Avevamo inaugurato il Duale cioccolatini al gorgonzola ed avevamo una valanga di ordini per Pasqua quando una domenica pomeriggio, dopo la notizia che i ristoranti avrebbero chiuso, quella valanga di ordini si trasformò in una valanga di disdette. Pensai "ok, è finita". Era già tutto pronto, il laboratorio era pieno. "E adesso"?
Siamo italiani, avevamo una ventina di tipologie e gusti differenti di formaggio da 500 gr l'uno che un privato non avrebbe mai acquistato. Così tagliammo ogni forma in 16 spicchi e poi ricomponemmo nuove forme con ognuno di quei triangolini. Fu un successone! Riuscimmo a coprire tutte le spese. Con i cioccolatini ci rimettemmo svariate migliaia di euro, erano davvero tanti, ma tutto sommato sarebbe potuta andare peggio.
A quel punto però non sapevamo più cosa inventarci.
Abbiamo abbassato la serranda per un mese, ma i costi fissi ci obbligavano a fare una scelta: o aperti o chiusi.
Il box spesa con consegna gratuita in città è stata la soluzione che ci ha permesso di sbarcare il lunario durante quegli assurdi periodi del lock-down. Non ringrazieremo mai abbastanza tutte le persone che hanno scelto di donarci la loro fiducia. Non ce l'avremmo mai fatta senza di loro. Ora siamo tornati a lavorare anche per ristoranti, enoteche, botteghe particolari, ma i prezzi delle materie prime sono arrivati alle stelle, per non parlare della corrente, non le nego che è veramente dura.
Abbiamo assaggiato il Duetto d'Abruzzo, piccola forma di formaggio divisa in due: metà tarufo bianco, metà tartufo nero. favolosa. Ce la racconta?
Grazie! Sono felicissima che vi sia piaciuto! Duetto è nato dall'impossibilità di spicchiare formaggi al tartufo per inserirli nella girandola dei 16 gusti in quanto l'intenso aroma avrebbe inficiato negativamente sugli altri. La differenza con altri formaggi al tartufo è che la nostra lavorazione avviene a freddo e a posteriori dalla stagionatura. (Non durante la cagliata). Questo ne preserva, oltre a gusto ed odore, anche tutte le proprietà organolettiche.
Il vostro Gorgonzola blu è una cosa da urlo. Come lo preparate?
Ahahah! "Da urlo" è bellissimo! Non vorrei peccare di presunzione, ma effettivamente è un grande prodotto. Una creazione di Carlo Donzelli, il mio tecnico alimentare, un genio. Il gorgonzola viene lavorato con la Ratafia, un liquore alle "cerace" ciliegie selvatiche, gocce di frutti di bosco all'interno e cacao amaro all'esterno. Apprezzatissimo in Veneto per le degustazioni di Amarone, si abbina alla perfezione con qualsiasi rosso di corpo ben strutturato ed anche con alcuni liquori.
Dagli Abruzzi con furore: la vostra è una terra dura, all'interno richiede impegno, severità, fatica e passione. Ci racconti la sua vita quotidiana all'interno della sua azienda.
Beh, frescolino! Le giornate sono sempre diverse, in base ai periodi dell'anno, agli ordini, alle spedizioni, alla produzione. Ci sono giorni che lavoro mezza giornata ed altri nei quali sfioro le 20 ore.
Voi lavorate parecchio per clienti che vivono fuori regione. Perché, ad esempio, da Lucca e dalla Versilia o dalla provincia di Massa e Carrara e dalla Garfagnana dovrebbero acquistare i vostri prodotti?
È vero, ma come mi ripeteva sempre nonno "nessuno è profeta in patria". Per rispondere alla sua domanda direi: "Per lo stesso motivo per il quale lo acquistano e lo dovrebbero acquistare in qualsiasi posto. Non è un prodotto tipico abruzzese, è una produzione innovativa di Le Direzioni del Gusto. Per regalarsi o regalare ai propri clienti un'emozione. O per semplice curiosità! Perché senza curiosità, sperimentazione e innovazione andremmo ancora in giro con il carretto".
Qual è la vostra specialità per eccellenza?
Non saprei, forse il 16 gusti nel quale si ha la possibilità di assaggiare appunto sedici formaggi diversi. Certo al momento il torrone di formaggio sembra essere il più apprezzato! Sicuramente una novità assoluta che abbiamo sviluppato in tre gusti:
Miele noci e zafferano
Nocciole pere e cacao amaro
Mandorle arancia e cioccolato.
La base per tutti e tre è formaggio di mucca.
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Le Direzioni del Gusto
Via F. Parri 1/A
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Tel. 3470942302
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