Sono trent'anni che frequentiamo l'isola della Corsica, un paradiso a tutti gli effetti, ma mai ci era capitato di trovarci di fronte a un situazione caotica come quella di quest'anno. Premesso che abbiamo sempre viaggiato utilizzando i servizi di Corsica Ferries, una compagnia seria, affidabile, di grande prestigio e grazie alla quale non ci siamo mai trovati male per alcun motivo, dalla ristorazione ai servizi igienici dal ricovero autovetture alla puntualità delle partenze e degli arrivi.
Mai, però, come quest'anno e senza nemmeno poterne sapere le ragioni, la compagnia di navigazione italo-francese con sede amministrativa a Bastia e sede commerciale a Vado Ligure ha manifestato tutta una serie di carenze organizzative e logistiche da far paura: orari di partenza e rientro modificati all'ultimo momento o quasi, soppressione di cabine già prenotate, annullamento di viaggi e invito a prenotare per altri giorni. Un caos, in tutti i sensi. Unica consolazione, il rimborso del biglietto, celere invero, su semplice richiesta.
Ma che cosa sta accadendo esattamente dall'inizio dell'estate? Non si sa. Si sa solo quello che gli sfortunati turisti ansiosi di raggiungere la Corsica possono raccontare. A cominciare da chi scrive. Prenotata la nave per il 29 luglio con rientro il 5 agosto, per due persone compresa una donna di 97 anni, partenza alle 8 da Livorno e rientro alle 13.30 da Bastia, improvvisamente sul cellulare e sulla mail giunge un messaggio che recita, più o meno, così:
Per ragioni operative non dipendenti dalla nostra volontà, non possiamo garantire questo viaggio. La preghiamo di accettare le nostre scuse e le assicuriamo che ci stiamo adoperando per ridurre al minimo i suoi disagi.
Ma cosa vuol dire non possiamo garantire? Ad altri, sempre noi che avevamo prenotato anche un altro viaggio il 27 agosto, la nave è stata soppressa e senza specificare alcun motivo con l'invito a scegliere un altro giorno. Pazzesco.
Comunque non possiamo garantire vuol dire che ti attacchi e ti conviene cambiare. A noi comunicano che il viaggio è stato anticipato alle 6.30 all'andata e, più tardi, ci dicono anche che il ritorno è stato anticipato alle 11. Questo significa due levatacce allucinanti, soprattutto, per una donna così anziana. Non perdiamo tempo a contestare né a prenotare un altro viaggio, annulliamo e chiediamo il rimborso altrimenti ci rivolgeremo ad un legale. Passano 72 ore e il rimborso arriva direttamente sulla carta di credito.
Il nostro bilancio suona così: su quattro traversate, tre sono state modificate di brutto.
Ma non siamo i soli. Chi viaggiava, un'altra coppia, con noi, stessa sorte, ma loro, più aiutanti, sono partiti sottoponendosi allo stress della sveglia mattutina pardon notturna.
Una coppia di amici di Roma, con bimbo di appena un anno, aveva prenotato andata il 20 agosto e rientro il 27 agosto con tanto di cabina proprio per le misure antiCovid e la necessità di garantire al piccolo un minimo di privacy. E' arrivato loro l'avviso con cui si comunica che la cabina è stata cancellata sia all'andata sia al ritorno. Motivo? Boh. La coppia ha chiesto il rimborso e sta aspettando.
Tutto ciò rasenta l'assurdo e sarebbe interessante che se ne occupasse anche qualche associazione di consumatori perché i disagi prodotti sono esagerati. Non un minimo di spiegazione, trattati come polli di allevamento. Questa è la efficienza gentilezza di Corsica Ferries?
Migliaia le modifiche apportate, una bella class action non sarebbe male.