Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta recante una segnalazione di gravi disagi a seguito della parziale interdizione al traffico della S.P. 72 del “Passo Radici in loc. Terrarossa, inviataci da una lettrice affezionata. Nessuno, fino ad oggi, ha mosso un dito:
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Io sottoscritta ROSSI Maria Pia nata a Castiglione di Garfagnana il 27 Febbraio 1968, ivi residente in Loc. Terra Rossa, incaricata da un gruppo di cittadini che abitano e lavorano nella zona nord del Comune di Castiglione di Garfagnana espone quanto segue:
. a seguito degli eventi meteorologici avvenuti nel novembre 2023 la strada S.P.72 che attraversa il Comune di Castiglione di Garfagnana e collega la Regione Toscana e la Provincia di Lucca alle Province di Modena e Reggio Emilia della Regione Emilia Romagna, è stata interessata da un movimento franoso in loc. Terrarossa. Nell’immediatezza degli eventi, è stato istituito un senso unico alternato con l’interdizione al traffico del lato a valle della strada, regolato da un impianto semaforico. Da lì in avanti non sono stati adottati altri provvedimenti né tantomeno sono stati iniziati lavori per il ripristino della viabilità;
. il territorio a nord della frazione di Terrarossa, interamente ricadente nel Comune di Castiglione di Garfagnana, è abitato da diverse famiglie, e nelle località di Col D’Arciana e del Casone di Profecchia operano e lavorano nel settore turistico due attività alberghiere e di ristorazione;
. la strada è fortemente interessata sia dal traffico pesante che dai normali utenti che si spostato tra la Toscana e l’Emilia Romagna, inoltre in questo periodo estivo dai numerosi turisti, e soprattutto motociclisti, che viaggiano per turismo, questo provoca spesso che al semaforo si creino delle lunghe file. Stante anche alla serie di curve che interessa l’area questo provoca situazioni di pericolo. Da tenere in conto che il rispetto dei tempi del semaforo comporta: obbligatoriamente perdite di tempo, per chi percorre la strada per recarsi a lavoro, il conseguente aumento dell’inquinamento ambientale;
. nello scorso inverno le nevicate sono state scarse, ma se nella prossima stagione invernale dovessero verificarsi abbondanti precipitazioni nevose diventerebbe problematico mantenere aperta la strada su una sola carreggiata lato monte. Tenendo anche in debito conto che a seguito dei cambiamenti climatici si potrebbe nuovamente verificare la caduta di abbondanti piogge che andrebbero sicuramente a peggiorare la già precaria situazione odierna.
. il movimento franoso si è verificato nelle immediate vicinanze di una civile abitazione composta da due unità abitative, la mia e quella della famiglia ROSSI Eletta, ed al momento non abbiamo ricevuto da nessuna Autorità alcuna comunicazione sia per segnalare un pericolo, sia per escluderlo e questo non giova alla nostra tranquillità;
. l’attività ricettiva “Il Casone” gestisce un impianto sciistico nel periodo invernale e le cosiddette “settimane verdi” nel periodo estivo, con il coinvolgimento di folti gruppi di ragazzi provenienti dalle scuole sia della Toscana che da altre Regioni d’Italia. Questi spostamenti vengono fatti a mezzo di pullman che se vi fosse un ulteriore ristringimento della carreggiata non potrebbero più raggiungere la località di villeggiature con conseguente danno sia ai gestori sia a tutto l’indotto che li presta la sua attività lavorativa. Anche per l’attività ricettiva di Col D’Arciana, seppur in misura minore, sussistono le medesime problematiche di una viabilità ideale. In questa zona di montagna che vive già di per se profondi disagi, poche persone si impegnano per tenere vivo un territorio che va man mano verso uno stato di abbandono e tanto facciamo invece per attirare gente e renderlo competitivo con altre realtà della valle che sicuramente hanno molti meno problemi per essere raggiunte. E’ impensabile che non possa essere garantita almeno la possibilità per chi intende usufruire di quei servizi, di raggiungere la montagna e le sue strutture senza disagi;
. da sottolineare anche le problematiche che potrebbero insorgere in conseguenza di eventuali incidenti in montagna, che sia nei periodi invernali che in quelli estivi è sempre molto frequentata da escursionisti, sia per eventuali interventi e soccorsi a noi residenti, poiché il tutto è legato alla viabilità sulla S.P. 72. E’ impensabile l’alternativa della S.P. 71 del passo di San Pellegrino poiché i tempi di intervento si allungherebbero a dismisura e nei periodi invernali è spesso difficoltosa a causa del ghiaccio e della neve che molte volte la rendono impraticabile.
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Ciò premesso, mi faccio promotrice, sia per me che a nome di tutti i residenti e delle attività commerciali che subiscono giornalmente i disagi e le problematiche derivanti da quanto sopra esposto, al fine di sensibilizzare ulteriormente codeste Spettabili Autorità poiché pongano in atto tutto quanto possibile per il ripristino della viabilità, e la messa in sicurezza di tutta l’area compresa l’abitazione insistente a margine del movimento franoso.