La Garfagnana torna a celebrare questa ricorrenza, tributo non solo agli animali ma anche al vivere contadino, che ha caratterizzato (e speriamo continui a caratterizzare) l'esistenza di questa fiera e genuina popolazione.
Una celebrazione voluta dall'Associazione Allevatori Razza Bovina Garfagnina, che si spende tra l'altro sul territorio per tutelare questa specifica razza autoctona, e dalla Cia – Agricoltori Italiani, una delle maggiori organizzazioni professionali agricole, che conta oltre 900 mila iscrfitti.
Appuntamento a Pieve Fosciana, dove venerì 17 gennaio, intorno alle ore 15:00 numerosi animali verranno portati e sistemati sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, quindi al termine della celebrazione religiosa, si procederà alla tradizionale benedizione degli animali.
Come nelle più antiche usanze di questo territorio non mancherà un momento dedicato alla convivialità, allo stare e mangiar bene insime, con un buffet offerto proprio dall'Associazione Allevatori Razza Bovina Garfagnina.
La sera ci sarà poi modo di confrontarsi più approfobndimtamente sulle tematiche inerenti sia gli animali domestici che le esigenze dell'allevamento, con la cena degli allevatori, presso il ristorante Da Lorietta.
La cerimonia della benedizione degli animali si iperder nella notte dei tempi, per così dire: Sant'Antonio Abate è considerato il protettore degli animali domestici, del bestiame, del lavoro del contadino ed affini, come macellai, fornai, pizzicagnoli, salumieri. Ritenuto inoltre il primo degli abati e fondatore e precursore dell’ascetismo monastico cristiano, tanto che san Benedetto si ispirerà a lui nel VI secolo per la creazione del monachesimo occidentale, è quindi considerato anche il protettore degli eremiti e dei monaci.
G. B.