Il suono di una sirena mi ha incuriosito distogliendomi dalla mia occupazione. Esco fuori per vedere cosa stava succedendo ma improvvisamente quel “lamento meccanico” tace. Rientro in casa e riprendo quello che stavo facendo ma qualche cosa non mi era chiaro. Perché improvvisamente la sirena aveva cessato di suonare? Forse si era fermata vicino o forse era accaduto qualche cosa di più grave. Poi squilla stranamente il telefono; questa volta stranamente, avendo abitudine di tenerlo silenziato. E’ il caro amico Andrea Cosimini, collega giornalista e valido collaboratore per tanti anni delle Gazzette. Rispondo prontamente con l’ entusiasmo di sempre quando ci sentiamo. Questa volta però la voce squillante di Andrea non la sento. Non è il tono di voce dell’Andrea che conosco, sempre pimpante e sonoro quando chiama. Non gli chiedo nulla, è lui che mi dice tutto: “Loreno, lo sai che mia nonna ci ha appena lasciati? Mio zio l’ha trovata ancora seduta in cucina. Ci tenevo chiamarti dal momento che siete vicini e la conosci bene”. Non ho parole né risposte da dare all’amico Andrea. Tutto quel movimento e quel rumore di sirena, poi il silenzio assordante avevano un motivo. Proprio vicino a casa dove vivo si era appena spenta Vilma, la nonna del mio amico. E lui, insieme ai genitori, era già lì e voleva comunicarmi la triste notizia proprio a me. Una nonna amata da Andrea, una mamma amata da tutta la famiglia e da tutti quelli che la conoscevano. Persona discreta, riservata ma sempre pronta per scambiare due parole con chiunque, magari quando si attendeva l’arrivo del furgone per la consegna del pane fresco. Una bella persona che ci ha lasciati, con la quale a dire il vero non ho mai avuto tanti rapporti, ma questo non importa. Poi era la nonna del mio caro amico. Avevo provato a coinvolgerla nell’estate scorsa per portarla alla presentazione che feci del bel libro scritto da Andrea a Ghivizzano: Paolo Conte e Woody Allen, solo per una sera. Ma non c’ero riuscito, anche dopo varie insistenze, neppure se era solo per quella sera. Una vita tranquilla quella di Vilma, in simbiosi perfetta con il fratello che viveva con lei e con tutti i vicini, su quel palcoscenico dell’esistenza umana, come descrive anche Andrea nel suo libro, che spesso ci riserva sorprese improvvise e imprevedibili come la sua morte. Mancherà a tutti quelli che l’hanno conosciuta e alla grande e bella famiglia di cui ha fatto e proseguirà a farne parte anche dall’aldilà. Tutti noi giornalisti delle Gazzette e amici di Andrea esprimiamo al nostro caro amico e collega e alla sua famiglia le più sentite condoglianze. Chela terra sia lieve a Vilma.
Le condoglianze alla famiglia anche da parte di tutte le Gazzette e del direttore e collega Aldo Grandi.