"Con la scrittura di un libro si può trasformare la vita di tutta quanta l'umanità". Così scriveva Elsa Morante ne "La Storia". Un po' come l'effetto farfalla, il butterfly-effect, avete presente? L'idea che una piccola, semplice cosa possa avere un impatto devastante in un sistema complesso.
Ieri i bimbi della scuola d'infanzia di Fosciandora hanno presentato il loro primo 'libro'. Hanno dai 3 ai 6 anni, ma sono già degli scrittori. Bravissimi. Sarà che la fantasia dei bimbi non ha limiti ma, davvero, la storia che Anastasia, Francesco, Mariastella, Elio, Delia, Giulia, Liberty, Luce, Filippo e Aurora hanno partorito, con la loro fervida immaginazione, ha fatto sognare tutti quanti. Gli adulti, in primis, che cercano sempre di assorbire linfa vitale dai loro occhi, dai loro sorrisi.
"Il fantasma del metato". Così hanno intitolato il "loro" libro. Loro, in tutto e per tutto: perché pensato, scritto, disegnato e colorato dagli stessi bimbi con l'ausilio delle loro amate - ed insostituibili - maestre Angela e Gabriella. Che bello quando le nuove generazioni - le sole per cui vale la pena, seriamente, impegnarsi - recuperano le antiche tradizioni dei nostri avi. Il metato: questo luogo ancestrale, antico; un posto magico e incantato, foriero di suggestioni per il candido sguardo dei bambini.
La possibilità di pubblicare questo piccolo, ma grande libro è sorta grazie ad un finanziamento regionale ottenuto dal comune e dalla biblioteca comunale di Fosciandora. Partendo dall'esperienza vissuta dai 10 alunni della scuola nel bosco, al metato e al mulino, si è trattato di dare libero sfogo all'inventiva rispondendo alla domanda: "Chi potrebbe vivere nel metato?". Da qui tutto è partito. Da un semplice stimolo che, per i bimbi, è stato un po' come aprire il mitologico vaso di Pandora.
Angela Finocchiaro e Gabriella Pisani hanno spiegato la genesi del progetto: "Questa iniziativa parte dalla programmazione annuale della nostra scuola che si è proposta di affrontare, in questo anno scolastico, gli usi, i costumi, le tradizioni e i vecchi mestieri della realtà in cui è inserita. Valori che riteniamo importanti tramandare anche alle nuove generazioni, con l’auspicio che queste non vadano perdute".
"Il percorso - hanno proseguito le due maestre - è iniziato a settembre con la vendemmia e poi in autunno, grazie alla collaborazione con la famiglia Bonugli, abbiamo potuto partecipare alla raccolta e alle successive fasi di essiccazione, pulitura e molitura delle castagne. In prima persona e attivamente i bambini hanno vissuto queste esperienze per poi rielaborale a scuola attraverso il disegno, la pittura, la musica e la drammatizzazione".
La presentazione si è svolta all'interno della Sala Ciaf "Vladimiro Zucchi" a Migliano alla presenza dei genitori dei bimbi, del sindaco Moreno Lunardi e dei membri della nuova amministrazione comunale. Gli speciali 'autori' hanno risposto, con entusiasmo e competenza, alle domande del moderatore per poi concludere in bellezza con una simpatica canzone dedicata alla castagna. A fine cerimonia la loro opera è stata distribuita ai familiari presenti.
Palpabile l'emozione di tutti. Questa piccola scuola, calata in un altrettanto piccola realtà - generosa ed accogliente - rappresenta un presidio (nel vero senso della parola) importante per il territorio. Un diamante incastonato tra le nostre alture, dove un bimbo può crescere e imparare contando sull'attenzione e l'affetto di chi, questo mestiere, lo vive come una vocazione. Una missione volta ad infondere nel cuore dei bimbi quel sentimento di gioia per la vita che è il motore di ogni esistenza.
Ricordatevi, ragazzi: il battito di una farfalla in questa parte del mondo, può generare un uragano sull'altra faccia della terra.