Il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia ha appoggiato ufficialmente la candidatura del sindaco uscente David Saisi in questa campagna elettorale. L’apertura al centro-destra dell’attuale primo cittadino grillino appare il tentativo di scaricare l’ala più a sinistra della sua lista Pd per tendere la mano al vice-coordinatore di FdI Michele Giannini.
Noi avevamo ironicamente paragonato un possibile accordo tra il Pd e Fdi in vista delle prossime elezioni comunali a Gallicano dell’ 8 e 9 giugno all’acqua e l’olio che, come è risaputo, per quanto si tenti ostinatamente di mescolarli, alla fine restano pur sempre di polarità opposte. L’acqua si deposita sul fondo, l’olio, più leggero, in superfice.
Onestamente, pensare ad una lista anti-Saisi appoggiata dal partito della Schlein e quello della Meloni c’era sembrata una “forzatura ideologica” , seppur mascherata da un civismo di facciata, quasi ai limiti dell’indecenza, se non abbondantemente oltre. Alla fine, come abbiamo visto, tutto si è risolto, come era prevedibile. Che fosse con due schieramenti ideologicamente opposti: il Partito Democratico ha deciso di correre da sé, con il suo candidato Luca Pedreschi e Michele Giannini ha dichiarato apertamente di appoggiare una candidata civica di area marcatamente di centro destra , ovvero Gaia Pinocci.
Già. Questo fino ad una settimana fa. Perché, è notizia di oggi che il coordinamento lucchese di Fratelli d’Italia, udite udite, appoggerà ufficialmente la lista “Gallicano c’è” e, quindi, il sindaco uscente David Saisi.
Questa mossa potrebbe rimescolare ulteriormente le carte di un mazzo, già di per sé, ingarbugliato. L’aperto appoggio del coordinamento provinciale di FdI al primo cittadino gallicanese grillino fa presumere infatti un tentativo, da parte di quest’ultimo, di “smussare gli angoli” con il vice-coordinatore provinciale Michele Giannini palesemente schierato contro di lui, tendendogli indirettamente la mano e scaricando l’ala più a sinistra della sua lista per raggiungere l’obbiettivo della rielezione messa in dubbiodalla forte candidatura Pedreschi.
Una manovra dal sapore gattopardiano che, immaginiamo, abbiamo generato non pochi mal di pancia fra coloro che, fino a pochi giorni fa, non solo lo hanno sostenuto, ma che sono stati parte integrante della squadra del sindaco di Gallicano.
Non pare infatti casuale che, poche ore dopo l’uscita del comunicato di FdI, Saisi sia precipitosamente corso ai ripari, rimarcando la sua assoluta distanza dal mondo dei partiti:
“Se fossimo appoggiati da un partito, non esisterebbe più “Gallicano c’è”, un unicum nella nostra Provincia edanche oltre.”
Una chiusura apparentemente netta e irrevocabile verso qualsiasi appoggio dal partito di Giorgia Meloni che però, con un notevole twist concettuale, pare trovare parziale smentita nel proseguo del discorso:
“Chiunque dedica in proprio o a vario titolo di sostenerci lo fa e lo farà nell’esclusivo interesse di Gallicano, dei suoi bisogni, dei suoi cittadini, del suo futuro.”
Stretto nella morsa di Pinocci, Pedreschi e, forse, anche dei suoi, Saisi sembra voler uscire da questo intricato garbuglio con un carpiato che ci riporta ai tempi di Scajola, quando tutto poteva placidamente avvenire “a nostra insaputa”.
L’appoggio di Fratelli d’Italia non lo vuole però, dopotutto, se loro ci tengono davvero così tanto a sostenerlo nonostante il suo malcelato disagio, chi è lui per dirgli di no?
Si scrive così una straordinaria parabola della politica nostrana, quella di un sindaco nato grillino, diventato compagno e morto inconsapevolmente camerata, un goffo alchimista che nel disperato tentativo di mischiare l’acqua e l’olio, rischia di rovesciarsi tutto addosso e rimanere in braghe di tela. D’altro canto, non possiamo che ringraziare “Gallicano c’è” per averci regalato una telenovela che promette ancora risvolti sensazionali, che sarà nostra premura raccontare nelle puntate successive. Ci chiediamo, ad esempio, di fronte all’inevitabile bivio che gli si porrà davanti, chi sceglierà infine il prode Saisi?
La bellezza ammaliante di Fratelli d’Italia o la finissima arguzia del suo capogruppo, il compagno Riccardo Rigali? Tutti davanti allo “schermo della politica e preparate i pop-corn, ne vedremo delle belle!