Marco Bonini nasce a Castelnuovo di Garfagnana e si diploma come tecnico delle industrie elettriche ed elettroniche. Fino ad oggi ha scritto otto romanzi noir ambientati in Garfagnana e nella provincia di Lucca:
2011 "3s4y omicidi dal futuro" edito da Albatros Roma
2013 "omicidio a Oblinder city" edito da "Il mio libro"
2016 "Il ritorno del purificatore" edito "Garfagnana editrice"
2018 "Omicidi sulla via del volto santo" edito "Tralerighe"
2020 "La rosa nera" edito TralerigheVincitore del premio Nabokov 2015 a Novoli (LE) nella sezione romanzi inediti dal titolo "Il ritorno del purificatore"
2021 esce il suo settimo romanzo intitolato "Lucchesia in giallo" edito da YoucanprintNel
2022 esce la sua ottava opera intitolata "La vendetta del cardinale"
A marzo pubblica "Io albitro di calcio", un libro autobiografico dove racconta i suoi sei anni passati a dirigere 233 partite come arbitro di calcio che lo porta fino al campionato di Eccellenza, dal 1989 al 1995.
Di seguito una sinossi del libro: Che cosa spinge un giovane ad intraprendere il percorso per diventare arbitro di calcio? Agli arbori degli anni novanta sulle ali dell'entusiasmo per gli imminenti mondiali che si sarebbero svolti in Italia, un ragazzo decise di diventare arbitro di calcio e nel giro di cinque anni riuscì ad arrivare a dirigere partite nella massima competizione Toscana, il campionato di Eccellenza. In questo libro si racconta come sia stato possibile partire da una gara di giovanissimi in un freddo campo di Sillano in alta Garfagnana, dirigere gare importanti di tutte le categorie di questa Regione, ricevere riconoscimenti importanti, essere premiato davanti un ex arbitro internazionale Tullio Lanese, arrivare ad essere conosciuto da tutti i dirigenti delle squadre dilettantistiche della Toscana, essere notato dagli organi tecnici di allora, essere stato convocato per i raduni precampionato al centro sportivo di Coverciano e a soli ventitré anni arbitrare nella massima categoria della regione Toscana. Poi cosa ha fatto sì che una giovane promessa diventasse una meteora? Perché dopo sei anni dove aveva volato letteralmente le categorie ci fu la decisione dolorosa di smettere di arbitrare?