"Nel perdere per i fratelli qualcosa di voi – tempo, fatica, denaro, salute... - ricordatevi che nulla viene sprecato, poiché solo il dono – non l'egoismo o l'indifferenza - ci introduce nella vita autentica."
E' un passaggio della lettera che monsignor Paolo Giulietti, vescovo di Lucca, ha indirizzato, come saluto, sostegno e benedizione, a tutti i volontari delle Misericordie che sono in questo momento direttamente coinvolti nell'emergenza Coronavirus.
Ecco il testo della lettera.
"Carissimi confratelli e volontari delle Misericordie,
in questi giorni di prova, la testimonianza del vostro servizio è preziosa per tutta la nostra comunità ecclesiale e civile. La tradizione da cui provenite, del resto, è ricca di esempi di dedizione e di coraggio proprio in tempo di pestilenza, che molte volte in passato ha colpito le nostre terre. Nonostante i progressi della medicina, il timore di ammalarsi è sempre grande e per vincerlo bisogna essere sorretti da motivazioni e ideali più forti della paura: vale davvero la pena mettere a rischio la propria incolumità? Il mistero pasquale che ci apprestiamo a rivivere ci incoraggia e ci sostiene: colui che ha dato se stesso per amore ha conosciuto la risurrezione, cioè un'esistenza piena e senza fine. Nel perdere per i fratelli qualcosa di voi – tempo, fatica, denaro, salute... - ricordatevi che nulla viene sprecato, poiché solo il dono – non l'egoismo o l'indifferenza - ci introduce nella vita autentica . Questa fede e questa speranza hanno sorretto l'impegno di chi vi ha preceduto; sostengano con forza anche il vostro rischioso servizio nel fronteggiare l'epidemia che oggi ci colpisce. Per questo prego, mentre benedico di cuore voi e i vostri familiari".
+ Paolo, vescovo