Lettera unanime diretta a tutti gli organi di Governo, sia nazionali che locali, da parte del presidente “Liberalmente Abili e Sport” Marco Beccattini, del presidente UILDM Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare Gilberto Dati, della segreteria CUB Trasporti Toscana Maurizio Barsella e del presidente A.N.M.I.G. Associazione e Fondazione Nazionale tra Mutilati e Invalidi di Guerra Walter Terreni.
In essa, si evidenziano le criticità del trasporto pubblico locale in Toscana e si invitano gli organi competenti ad agire per evitare questi disagi che colpiscono in particolare i più deboli.
“Si finisca di spendere soldi in contenziosi quando un vincitore legittimo già c’è, Autolinee Toscane. Chiediamo alla Regione Toscana di firmare il contratto con la vincitrice delle Gara Toscana del TPL come sostenuto dal Governatore Rossi e assessore Vincenzo Ceccarelli subito dopo esito della sentenza del Consiglio di Stato, non è possibile continuare ancora con questi gravi ritardi, e invitiamo a tutte le forze politiche di non interferire con il regolare esito della gara , e di non considerare il tpl come il solito un teatrino politico. Il servizio di trasporto pubblico locale presenta una sofferenza oramai “cronicizzata” e la causa principale sono i continui disservizi. Sono all’ordine del giorno le disfunzioni, che “avvelenano” la vita dei pendolari e dei disabili. Assistendo quotidianamente a tutto questo, si è deciso di scrivervi questa lettera aperta , e ci rivolgiamo a tutte le forze politiche perché intervengano, ma siamo altrettanto fermi e convinti per dire a tutti :. che si cominci seriamente a pensare ai cittadini, e basta”.
“Invitiamo ad un tavolo comune la Regione i Comuni e la politica tutta ,perché deve finire la retorica! E’ ora che si intervenga seriamente per abbattere tutti gli ostacoli. Sul TPL in toscana si assiste ogni giorno alla follia e pretendiamo risposte, è una situazione assurda, con i Comuni distanti dalla realtà e sordi alle segnalazioni per le moltissime linee saltate a causa dei Bus rotti , i pendolari e studenti costretti a rinunciare al Trasporto Pubblico alla Mobilità anche se trattasi di diritto sancito dalla costituzione Italiana art. 16, è una vergogna! I mezzi di trasporto dovrebbero essere accessibili a chi si muove in carrozzina o con le stampelle, ma troppi ostacoli li rendono un incubo: gradini troppo alti, pedane mobili abbandonate, ascensori fuori uso, scivoli con pendenze da vertigini e pali della luce in mezzo ai percorsi”.