Pochi posti hanno il potere di farti sentire a casa. La Conad è uno di questi. Al di là degli inflazionati slogan, qui sono davvero le persone a fare la differenza. Oltre alle cose.
Oggi il superstore di Gallicano ha spento 25 candeline. Un quarto di secolo. A celebrare questo importante traguardo, però, non erano solo i dipendenti e i dirigenti dell'azienda. No. Era un'intera comunità. Quella che dai monti arriva fino al fondovalle e che ha in questo stabilimento, così baricentrico rispetto al territorio, un suo punto di riferimento strategico.
Due numeri che, più di qualsiasi altro discorso, rendono bene l'idea della rilevanza di questo presidio che serve, equamente, sia la Garfagnana che la Media Valle: 120 dipendenti, di cui 97 donne e 23 uomini. 120 posti di lavoro che garantiscono uno stipendio ad altrettante famiglie della Valle del Serchio.
Ma qual è il segreto del successo di Conad? Di sicuro, gli ingredienti sono tanti. Ma ne basti citare qui soltanto tre: l'attenzione al territorio, alla sostenibilità e alla donna. Tre punti cardine della filosofia di questo marchio che si riflettono in investimenti e azioni concrete sui territori nei quali opera.
Roberto Toni, presidente di Conad Nord Ovest e socio del punto vendita di Gallicano che ha come capo negozio Luca Bertoli, spiega nel dettaglio i risultati di questo approccio. Partendo proprio dal bilancio di sostenibilità da poco approvato dall'azienda: "Per noi - dichiara - la sostenibilità è intesa non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale. A tal proposito, abbiamo investito 2 milioni e mezzo di euro in questo stabilimento per sostituire la copertura del tetto, impiantare luci a led e rinnovare i frigoriferi con sportelli a basse emissioni".
Quindi la questione femminile. "L'attenzione è, specialmente in questo periodo, di fondamentale importanza - continua il presidente di Conad Nord Ovest -. Oltre l'80 per cento dei nostri occupati è donna. Questo perché riteniamo che con un proprio posto di lavoro, una propria dignità e una propria autonomia essa sia anche meno vulnerabile e più forte".
Infine, il radicamento profondo con il territorio che la circonda. "Noi cerchiamo le peculiarità locali - conclude il presidente Giuseppe Toni -. Siamo garfagnini, in Garfagnana. Grossetani, a Grosseto. Livornesi, a Livorno. Coinvolgiamo aziende fatte di persone che vivono il territorio e conoscono le sue necessità, le sue abitudini e le sue particolarità. Abbiamo inoltre a cuore il mondo dei giovani e delle scuole, ai quali cerchiamo di fornire il materiale di cui hanno bisogno, e lo sport, inteso nella sua accezione inclusiva".
Oltre a questo, c'è di più. C'è che Conad, oltre a portare ricchezza in termini di indotto, ridistribuisce anche parte dei suoi guadagni sul territorio per rispondere alle esigenze della comunità locale: che sia la ristrutturazione di un campanile, il rifacimento di un monumento, il sostegno a un'iniziativa o manifestazione.
Ora, riepilogare cosa si trova all'interno del superstore di Conad a Gallicano è quasi superfluo per chi lo frequenta, ormai, assiduamente: dalla parafarmacia al bistrò, fino al pet store per gli amici a quattro zampe. Soprattutto, però, vale la pena ricordare il distributore di carburante che, inaugurato 20 anni fa e pioniere del marchio Conad in Italia, ha generato un risparmio complessivo per i clienti di circa 9 milioni di euro.
La presenza di così tante autorità alla festa per i 25 anni è la riprova del ruolo significativo che questo punto vendita riveste in termini di sviluppo economico e occupazionale al di là di qualsiasi confine amministrativo. Così David Saisi, sindaco del comune di Gallicano, dove ha sede lo stabilimento: "25 anni di Conad vogliono dire 25 anni di vicinanza al nostro territorio da parte di questa importante azienda che, anno dopo anno, ha dimostrato di essere profondamente radicata nella realtà della valle".
All'evento era presente anche Ardelio Pellegrinotti, sindaco 25 anni fa del comune di Gallicano, che è tra coloro ai quali si deve il merito di aver creduto in questa scommessa che si è rivelata, alla fine, vincente.
Foto di Nicola Tognetti