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Scritto da aldo grandi
Ce n'è anche per Cecco a cena
10 Giugno 2023

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E adesso sarete tutti contenti. Finalmente anche quelli che se la sono fatta addosso per la paura durante il Covid potranno essere certi che, vita natural durante, ci sarà qualcuno che penserà al loro posto a tutelarne la salute. E' stato, infatti, appena siglato un accordo tra l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e la Commissione europea che prevede l’adozione del sistema di certificazione digitale Covid19 dell’Ue - il cosiddetto Green Pass - per dare vita ad un nuovo sistema di controllo uniforme della salute dei cittadini degli stati membri così da facilitare la mobilità globale e proteggere (sic!) l'umanità dalle minacce sanitarie attuali e future, pandemie incluse. Il famigerato Green Pass senza il quale non si poteva né lavorare né accedere ai servizi delle persone comuni, diventerà, così, un vero e proprio passaporto sanitario digitale primo passo verso una digitalizzazione estrema dell'esistenza quotidiana. Da qui all'inserimento, nel futuro, di microchip sottopelle, il passo è breve, ma al di là di ogni remora, ci sarà ben poco da fare: o così, o pomì. Nessun complottismo, ma la conferma che gli organismi sovranazionali e le grandi istituzioni finanziarie oltre al World Economic Forum di Davos, mirano a quello che, fino a qualche lustro fa, era inimmaginabile o visibile solo nei film di fantascienza. Saranno contenti, adesso, tutti coloro che non vedono l'ora di cedere autonomia e indipendenza a chiunque garantisca loro una vita da polli di allevamento, dove in cambio di una salute, si fa per dire, di ferro e magari con la promessa dell'immortalità, si sarà disposti a rinunciare al libero pensiero, ma, in particolare, al tanto faticoso esercizio di vivere. 1984 sarà una realtà e chi non si accoderà, finirà, noi per primi, in qualche riserva con tanto di recinzione. 

Quando tentavamo di spiegarvi, come provava a fare con i suoi libri Ida Magli, che la società ipertecnologica altro non è se non la fine del libero arbitrio per la maggioranza dell'umanità; che pensare, in fondo, è una grande fatica che vogliono assolutamente evitarci per tutta la vita; che i grandi organismi sovranazionali sono la fine della sovranità non soltanto dei singoli stati per la nascita dei quali milioni di individui hanno pagato con la vita i loro aneliti di libertà e indipendenza; che quando un Paese non ha più una propria moneta e non è più libero di stamparla, è come se fosse schiavo di chi, ovviamente, il denaro gli dà, ma solo se si adegua ai suoi diktat. Ecco, in sostanza, cari lettori, accadrà quello che sta già accadendo in grande e che, prima o poi, succederà anche per l'essere singolo.

Volete un esempio semplice semplice? Bene, prendiamo due persone che chiameremo A e B e due entità che definiremo 1 e 2. B e 2 hanno un impellente necessità di soldi per poter portare avanti la propria attività, qualunque essa sia. Ma non solo non hanno denaro a sufficienza, ma nemmeno possono procurarselo da sé perché l'unica valuta accettata e utilizzabile la produce e la distribuiscono A e 1. A questo punto, consapevoli di questo, sia B sia 2 decidono di rivolgersi, convinti di trovare una accoglienza positiva se non, addirittura, entusiasta, ad A e a 1 chiedendo loro di poter avere del contante.

Ma A e 1, ossia una qualsiasi persona fisica o un organismo statale o anche sovranazionale, spiegano ai loro interlocutori che se anche volessero dare loro dei soldi, essi, in cambio, dovrebbero fare qualcosa. E quando viene domandato cosa, la risposta è molto chiara: ve lo faremo sapere. Così, quando B e 2 sono, ormai, alla frutta, l'appello diventa una preghiera con la disponibilità ad accettare tutto purché in cambio si riceva la possibilità di avere soldi per poter sopravvivere. E ogni volta sarà sempre peggio fino a quando B e 2 diventeranno dei satelliti incapaci di muoversi sulle e con le proprie gambe.

Questo è quello che sta accadendo all'Italia, dove Giorgia Meloni, che proviene da un ambiente dove il nazionalismo inteso come difesa della propria identità, dovrebbe essere il mantra, al contrario si comporta né più né meno come tutti coloro che l'hanno preceduta e che provenivano, vedi i Monti, i Brodi pardon i Prodi e i Draghi, da una pseudocultura che non riconosce confini né geografici né di altro genere.

Avete idea di che cosa accadrà qualora, prima o poi, più prima che poi, dovesse arrivare un'altra pandemia come tutte le Cassandre del WEF di Davos, cercano di annunciare? Ci sarà la corsa a vendersi l'anima ammesso che qualcuno ne abbia ancora la proprietà.

Avete letto di quel povero disgraziato che, in Emilia Romagna, è morto come un topo all'interno della sua abitazione ipertecnologica inondata dall'acqua? Aveva creduto, anche lui, nel potere sovrumano della tecnologia, della digitalizzazione, della vita intesa senza sforzi e votata al dio della scienza. Ma, purtroppo, è accaduto l'impensabile ossia quello che, a chi è dotato di un minimo di buonsenso, sarebbe subito venuto in mente: ma se va via la corrente elettrica, come si fa a far funzionare tutto?

Andatelo a spiegare alle migliaia di dipendenti bancari, loro sì tanto simili a pecorelle più o meno smarrite in cerca di un pastore che sono convinte che il bancomat e le carte di credito digitalizzate possano sostituire in tutto e per tutto e con grande comodità, il denaro contante. L'economia virtuale ha preso il posto dell'economia reale, ma noi preferiamo di gran lunga il baratto.

Tornando al Green Pass Globale che cercheranno di spacciare come l'ennesima chiave di volta per liberare l'umanità dai suoi legami, noi qui giuriamo che mai lo accetteremo né mai ce ne serviremo. Ci sono molti modi di vivere e altrettanti di morire, ma, alla fine, in entrambi i casi essi si riducono ad uno soltanto: vivere e/o morire con dignità. Tutto il resto è aria fritta che tanto piace ai masturbatori mentali di professione.

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