Avremmo voluto e dovuto scrivere questo commento nell'immediatezza della sconfitta elettorale patita dal centrodestra a Bagni di Lucca tante erano la rabbia e la delusione per una sconfitta annunciata e, paradossalmente, cercata e voluta a tutti i costi da una coalizione che coalizione non era né è mai stata e che, frantumandosi, in un comune dove non era previsto il ballottaggio, avrebbe inevitabilmente favorito il centrosinistra o chi per lui. Purtroppo il tempo è tiranno e, per di più, avremmo corso il rischio di andarci giù pesi: come si può, infatti, correre alle elezioni comunali sapendo già che si sarebbe perso? Se non erriamo, tre liste di centrodestra a contendersi cosa?, le briciole?, con quella capitanata da Frigo per Fratelli d'Italia che non ha prodotto granché se non un misero posto di consigliere comunale o forse più, perdonateci, ma non teniamo il conto. Come è possibile che si possa gettare al vento la chance di una vittoria che avrebbe permesso a Bagni di Lucca di risollevarsi o, quantomeno, di provarci, da una mediocrità che non conosce, a quanto sembra, confini? La vicenda delle terme è emblematica di un paese che ha perso tutto o quasi se non i suoi abitanti che, evidentemente, si accontentano.
Ormai è inutile piangere sul latte versato, ma quando il latte si spreca così gettandolo ai porci, beh, perdonateci, ma qualcuno dovrebbe spiegarci come sia stato possibile.
Dal 1 settembre, avrete letto, la Gazzetta del Serchio non avrà più, a seguirla quotidianamente, Andrea Cosimini, collega puntuale e puntiglioso. Al suo posto, ci sarà il sottoscritto e, potete stare certi, non ne risparmierà a nessuno, destra o sinistra non importa. Il benessere della Valle e della Garfagnana va al di là degli interessi di partito e personali, viene prima di tutto. Questa volta Bagni di Lucca ci è passata davanti come una mosca fastidiosa e l'abbiamo lasciata passare. Una seconda volta, però, sarà impossibile.