52 pazienti presi in carico, 14 prime visite, 102 visite di controllo, 173 fasciature, 57 medicazioni nell’ambulatorio infermieristico, 12 visite congiunte con lo specialista ortopedico.
Sono alcuni dei numeri relativi all’attività svolta dal 1° giugno al 30 agosto 2023 dall’ambulatorio dedicato per la prevenzione e cura del piede diabetico, aperto in Valle del Serchio per rafforzare in questo territorio l’offerta della Diabetologia.
Nei primi tre mesi sono infatti state garantite 13 sedute dell’ambulatorio medico e altre 9 di quello infermieristico: un’attività oggi strutturata che consente di offrire servizi adeguati alle esigenze della cittadinanza, nell’ambito della rete aziendale, con l’obiettivo di individuare precocemente il diabetico complicato e mettere così in atto tutte le misure necessarie a ridurre l’evoluzione delle complicanze croniche.
“L'integrazione con la medicina generale e con le altre specialistiche - spiega il capoarea aziendale della Diabetologia Graziano Di Cianni – ci ha permesso di ottenere ottimi risultati in ambito clinico, facendo registrare la soddisfazione unanime dei pazienti e dei loro familiari.
Dopo Piombino e la Val Di Cornia, anche in Valle del Serchio possiamo quindi evidenziare un sensibile miglioramento dell'assistenza diabetologica in territori periferici. Grazie a tutti i colleghi e agli operatori che con grande dedizione stanno lavorando per raggiungere un obiettivo importante: quello di garantire al paziente diabetico, in ogni ambito, equità di accesso alle cure”.
La referente del progetto sviluppato in Valle del Serchio è Ilaria Casadidio, medico della struttura di Diabetologia e malattie metaboliche di Lucca diretta da Alberto di Carlo, affiancata dalle infermiere Annarosa Bonaldi e Silvia Pioli, che dipendono dalla coordinatrice infermieristica Monica Magazzini.
“Il progetto - spiega la dottoressa Casadidio - permette l’attivazione di un percorso ambulatoriale di alta specializzazione per la prevenzione e la cura del piede diabetico, integrato nella realtà territoriale e inserito nella rete diabetologia aziendale di area vasta per la cura del piede diabetico, finalizzato alla prevenzione primaria, alla diagnosi precoce, alla ottimizzazione della gestione clinica degli stadi più avanzati.
Uno degli obiettivi di questa iniziativa, l’equità di accesso alle cure, è stato già raggiunto: ben 38 persone con lesioni al piede, per lo più anziane e non autosufficienti, con conseguenti problemi di deambulazione, residenti in Valle del Serchio, hanno potuto usufruire di assistenza qualificata evitando disagi logistici, personali e familiari, legati a frequenti trasporti sanitari”.
In Italia circa il 10% delle persone affette da diabete soffre di problemi al piede. Considerato che 4.400 sono i diabetici risiedenti in Valle del Serchio, si può stimare la presenza di circa 440 persone affette da piede diabetico e circa 90 nuove lesioni ulcerative all’anno. Il piede diabetico è una patologia molto invalidante e a forte rischio di amputazione. Si tratta quindi di pazienti particolarmente impegnativi, anche perché spesso presentano altre problematiche rilevanti. Inoltre, questa temibile complicanza del diabete segna profondamente la persona che ne è direttamente colpita, impegna fortemente i suoi familiari e ha un importante impatto sulla collettività e sul Sistema sanitario.
La presenza di una rete multiprofessionale e multidisciplinare è fondamentale per la prevenzione, per il corretto inquadramento e per la cura di questa grave patologia.
Il team di cura, anche in Valle, è costituito da diabetologo esperto (responsabile del percorso e della formazione dell’equipe), infermiere esperto, podologo, medici internisti, medico di medicina generale (referente per prevenzione, screening, educazione), infermiere del territorio, associazione diabetici (nella figura del diabetico-guida con il ruolo di “educatore” in campagne e corsi).
Per gli infermieri che prendono parte all’attività ambulatoriale è stato effettuato un periodo di formazione sul campo nell’ambulatorio del piede diabetico del servizio di Diabetologia di Lucca.
“Fondamentale per il successo del progetto – evidenzia il direttore della struttura di Diabetologia e malattie metaboliche di Lucca Alberto di Carlo - è la stretta collaborazione e sinergia con il territorio (medico di medicina generale e infermiere del territorio).
E’ in fase di pieno sviluppo la condivisione con la parte territoriale di tutte le fasi del progetto, per espandere in modo capillare e con tempestività l’attività sanitaria nel campo dell’educazione, della prevenzione e del precoce riconoscimento delle lesioni.
Desidero con grande orgoglio e riconoscenza ringraziare di cuore tutto il team diabetologico per lo sforzo profuso nello strutturare in un brevissimo periodo di tempo e in pieno periodo estivo questa importante attività multiprofessionale e multidisciplinare”.