L'esperienza della mostra parte molto prima della chiesa in cui è allestita. Parte dal ponte medievale di Porta Castruccio, se si proviene dal centro, o dall'ottocentesco Teatro Alfieri (dichiarato, di recente, monumento nazionale), se si giunge dalla parte opposta. Parte, insomma, dall'ingresso e dall'uscita del rione di Santa Lucia, uno dei quartieri storici di Castelnuovo di Garfagnana, attrazione di richiamo di per sé in quanto luogo di arte e di cultura.
Via XX settembre conserva un pezzo di storia della città: dalla casa in cui visse il pittore Gino Bertoncini, acquistata con il contributo di privati e poi ceduta al comune che, infine, l'ha concessa in comodato d'uso all'Associazione Èidos GarfagnArti per farne un centro culturale; alla targa targa commemorativa dedicata al garibaldino Regolo Gaddi, politico e amico di Nicola Fabrizi, il quale si batté per la costruzione della ferrovia Lucca-Aulla che finalmente portò il treno nel suo paese il 25 luglio 1911.
E non è finita qui perché, appunto, la cosiddetta 'via parigina' del capoluogo ospita anche una piccola chiesa che rappresenta un fiore all'occhiello per il comune: l'oratorio dedicato a Santa Lucia, il cui impianto risale - con ogni probabilità - al 14° secolo. Qui, al suo interno, si trova l'allestimento "Una collettiva possibile – Dalla Garfagnana nella seconda metà del Novecento” che espone una quarantina di opere di quattro artisti garfagnini, magari meno conosciuti al pubblico ma, comunque, di elevata caratura artistica: Giorgio Capitani (1921-2009), Rosanna Facchini (1942-2008), Ettore Giovannetti (1917-2007) e Angelo Scaparini (1922-2002).
Il merito dell'iniziativa va alla stessa associazione promotrice, Èidos GarfagnArti che - con la partecipazione dell'amministrazione comunale, la collaborazione dell’Unione Comuni Garfagnana e della pro loco locale e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, della Fondazione Banca del Monte di Lucca e dell’Impresa Costruzioni Guidi Gino S.p.A. - è riuscita a rendere un doveroso omaggio all'arte di questi quattro personaggi ben inseriti nella comunità garfagnina di secondo novecento.
"La mostra - ha affermato il sindaco Andrea Tagliasacchi - rappresenta un'occasione di riflessione e conoscenza per la nostra comunità. Un viaggio interiore nella pittura di quattro artisti alla scoperta dell'"anima" del nostro territorio attraverso ritratti, ma soprattutto paesaggi dalla forte carica emotiva".
Essa si inserisce, peraltro, in un momento molto vivace - dal punto di vista culturale ed artistico - per il capoluogo. Segue infatti l'inaugurazione delle mostre di Sergio Suffredini, "Frammenti di colore", allestita nei suggestivi locali de "La Barchetta" e tutt'ora visitabile; quella fotografica di Pasquale Mariani che, fino al 28 luglio ha trovato sede in Sala Suffredini prima di spostarsi nel chiostro di San Sisto a Villa Collemandina; e, infine, quella - fotografica anch'essa - dello scrittore ligure Maurizio Maggiani (ancora aperta al pubblico) suddivisa a metà tra Sala Suffredini e i locali al civico 6 di via Fulvio Testi.
All'inaugurazione erano presenti, oltre al primo cittadino, anche il presidente del consiglio comunale di Castelnuovo Niccolò Roni, il presidente dell'Associazione Èidos GarfagnArti Fosco Bertoli e Mariabruna Caproni della Fondazione Bml. Sergio Suffredini e Iacopo Regoli - tra coloro che, con Alberto Cresti, si sono occupati in prima persona dell'allestimento della mostra - hanno parlato dell'arte dei quattro artisti che, per quanto differenti tra loro, hanno in comune una poetica fatta di necessità interiore.
Il catalogo, offerto a tutti i partecipanti, racchiude le biografie degli artisti, una breve descrizione delle loro opere e uno scritto critico a cura dello stesso Sergio Suffredini. Un modo per riscoprire l'opera di questi personaggi e rinforzare in noi la consapevolezza dell'importante vissuto che questa terra porta con sé e che, in qualche modo, ci accomuna.