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Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
21 Gennaio 2025

Visite: 331

Jovanotti ha definito "Bartali" di Paolo Conte "la canzone definitiva sul ciclismo". Un'epopea in musica. Quella di uno sportivo, di un uomo, di un popolo. 

"Quanta strada nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali..." si chiedeva, nel 1979, il cantautore di Asti. Gino Bartali e Fausto Coppi. Una rivalità storica, cavalleresca, d'altri tempi - immortalata per sempre, nell'immaginario collettivo, da quell'iconico, leggendario scatto di Carlo Martini in cui - non si sa bene chi dei due - passa la borraccia (o la bottiglia) nelle mani dell'altro durante una ripida salita del Tour de France del '52.

Bartali e Coppi, Coppi e Bartali. Uno sparti-acque dell'Italia di allora, quella della ricostruzione dopo le macerie della guerra. Da una parte, quel "naso triste come una salita" che incarnava, in pieno, l'uomo del dopoguerra; dall'altra, il campionissimo, l'Airone, con un piede nel miracolo italiano e uno nelle successive conquiste civili.

Due atleti, quindi, ma anche due simboli di un paese in rovina che si stava riprendendo. 

Beatrice Visibelli, con lo spettacolo "Quanta strada ha fatto Bartali" (testo e regia di Nicola Zavagli, produzione Teatri d'Imbarco), proverà, domenica 26 gennaio alle 21.15, a rievocare al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana questa figura - quella di Bartali - così inscindibile dall'altra - quella di Coppi. 

Un viaggio con "Ginettaccio" - come veniva soprannominato, simpaticamente, il ciclista fiorentino per quel suo carattere ruvido e un po' scontroso - tra le pagine più famose e quelle più segrete della sua personalità: dall'infanzia a Ponte a Ema, al primo incontro con la bicicletta sui colli fiorentini, fino al successo, alla mitica rivalità con Coppi e alle vittorie al Giro d'Italia (tre, di cui due consecutive) e al Tour (doppietta, in questo caso, nel '38 e nel '48).

Un viaggio in sella alle due ruote, tra le salite aspre della strada (e della vita), a cui il toscanaccio polemico, simpatico e combattivo, non si sottrasse mai, fino a quando non si ritirò, ufficialmente, dalle corse per entrare, di diritto, nella leggenda.

L'evento a Castelnuovo rientra nel cartellone ufficiale della stagione teatrale 2024-25. Per informazioni e biglietti è possibile contattare il numero 0583-641007 o scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Luci di Michele Redaelli, costumi di Cristian Garbo, segreteria organizzativa di Nicoletta Maria Loisi e Francesca Pingitore, direzione organizzativa di Cristian Palmi.

Dopo Jannacci, un altro imperdibile appuntamento per gli amanti della sala.

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