È diventato in poco tempo uno degli eventi più seguiti e apprezzati dell’intera Valle del Serchio, e quest’anno, in occasione della sua quarta edizione, “Mont’Alfonso sotto le Stelle” ha tutta l’intenzione di bissare i successi delle scorse estati.
Saranno tredici gli eventi che andranno in scena in questa edizione, spalmati dal 20 luglio al 22 agosto, con ben tre suggestive location che animeranno sia il centro di Castelnuovo (con piazza Dell’Erbe) che la fortezza di Verrucole nel comune di San Romano in Garfagnana, senza ovviamente dimenticare la fortezza castelnovese che dà il nome alla kermesse e che ospiterà nove appuntamenti.
Il ciclo di spettacoli è stato inaugurato proprio nella serata di ieri in piazza dell’Erbe, dove è andato in scena l’incontro con il giornalista, scrittore e telecronista sportivo Federico Buffa, forse uno degli storyteller (o più comunemente “Narratori”) più apprezzati dell’intero panorama nazionale.
L’evento, iniziato all’incirca alle 21.15, era incentrato sul libro “Ore giapponesi” di Fosco Maraini, antropologo, orientalista, scrittore, fotografo e alpinista di fama internazionale che scelse la Garfagnana, e in particolar modo Molazzana, come una delle sue tante patrie elettive.
Buffa, stimolato dalle domande e dalle riflessione del moderatore di serata Roberto Palumbo, ha espresso sincera ammirazione per Maraini, al punto tale da ammettere che nei suoi numerosi viaggi nel paese del Sol Levante si porta sempre con sé una copia del libro, su cui appunta pensieri, note e considerazioni.
Quale figura migliore di un narratore come Buffa per raccontare la vita di Maraini e il suo complesso rapporto col Giappone? Gli aneddoti sciorinati dallo scrittore milanese sul palco castelnovese di certo non mancano (tra cui un curioso e interessante “siparietto” con una signora del pubblico), e la sua prossemica ormai marchio di fabbrica dà significato a ogni suo gesto, movimento o parola.
Tutto bellissimo ed evocativo, peccato che la figura dell’antropologo fiorentino resti ai margini per tutta la serata, con Buffa che si perde nelle sue esperienze personali col mondo giapponese esaltandone le innumerevoli virtù e caratteristiche uniche, ma forse troppo “venate” da un pensiero leggermente “orientalistico” incentrato solo sull’esoticità e bellezza dell’isola asiatica e della sua cultura, dando pochissimo spazio, e proprio nelle battute finali, a tutte quelle idiosincrasie e difficoltà dello stesso paese, che di certo però non lo rendono meno affascinante.
In concreto, lo spettacolo serale di Buffa è stato più che altro un suo personalissimo punto di vista sul Giappone e i vari modi con cui è venuto a contatto con l’estetica, la filosofia e la religione di un paese contraddistinto da forti contrasti ed estremizzazioni.
Alcuni excursus sportivi (tra calcio argentino e basket americano) hanno fatto irruzione tra delicati origami, shinto e sistemi ipertecnologici, con un pubblico rapito, interessato e in molti casi divertito, che ha giustamente “abbonato” gli slanci a volte troppo sensazionalisti del narratore (ma che d’altro canto fanno parte del suo stile comunicativo) per gustarsi un evento unico per tutta la Valle.
In qualsiasi modo lo si guardi, “Mont’Alfonso sotto le Stelle” è partito decisamente col botto, e ora c’è attesa per i prossimi due appuntamenti che vedranno ancora protagonista la piazza di Castelnuovo prima del definitivo “spostamento” verso la fortezza di Mont’Alfonso (e quella di Verrucole).
Il 25 luglio sarà il turno del comico Paolo Hendel, mentre il 29 arriverà a Castelnuovo l’attore teatrale e scrittore Roberto Mercadini.