Non è facile. Per niente. Organizzare un festival così, con questo cartellone, in un luogo decentrato di montagna. Per di più, con una viabilità necessariamente disagiata trattandosi di rocche e fortificazioni d’altura.
No, non è affatto semplice. E, se è permesso dirlo, nemmeno scontato visto che di luoghi stupendi e - sicuramente – più capienti, ne è piena l’Italia. Eppure, la coraggiosa scommessa di realizzare una kermesse di profilo nazionale qui, in Garfagnana, non solo è stata vinta; ma, a ben vedere, sembra aver superato ogni più rosea aspettativa. Riconfermandosi, per il quarto anno consecutivo, la manifestazione artistica di punta dell’intera Valle del Serchio e non solo.
Max Gazzè, Francesco Gabbani, Francesca Michielin, Michele Bravi, Gianna Nannini, Niccolò Fabi, Giovanni Allevi, Marco Masini, Enrico Brignano, Ludovico Einaudi, Frida Bollani, Umberto Tozzi, Vinicio Capossela, Giorgio Panariello. Quest’anno pure Gianni Morandi ed Edoardo Bennato. Sono solo alcuni dei big che hanno calcato – o che calcheranno – il palco di “Mont’Alfonso sotto le stelle” in queste quattro, avvincenti, edizioni. E quando mai si era vista – in tempi recenti – un’estate del genere?
Merito, certo, di chi ne ha avuto l’intuizione. Di chi l’ha organizzata e promossa. Di chi l’ha sostenuta. Di chi, nel 2020 – l’annus horribilis della pandemia da Covid-19 -, ha risposto alla dilagante paura con il raro coraggio di chi riesce a vedere oltre la contingenza. Bravo il sindaco di Castelnuovo, Andrea Tagliasacchi, perché, senza di lui, questo festival – è giusto riconoscerlo – non sarebbe probabilmente mai esistito. Bravi Massimo Gramigni e Claudio Bertini che, con la loro azienda P.R.G., hanno deciso di raccogliere la sfida imprenditoriale di investire in un festival ambizioso in una location piccola, ma evocativa come la Fortezza di Mont’Alfonso.
Ma bravi soprattutto – e questo articolo è, perlopiù, un sentito omaggio a loro – coloro che, con spirito di sacrificio e dedizione, hanno dedicato volontariamente tempo e competenza alla causa. Il riferimento è agli uomini della protezione civile, coordinati nel servizio dall’ufficio di protezione civile del comune di Castelnuovo con la partecipazione del gruppo di volontariato comunale, degli autieri, della misericordia locale, del gruppo volontario carabinieri del capoluogo e del Cav.
Loro, con il loro affiatamento e la loro inesauribile energia, sono sempre in prima linea quando si tratta di rispondere alle esigenze del territorio. Un gruppo ormai rodato, affidabile, competente. Coordinato quando si parla di gestire, logisticamente e non solo, appuntamenti di grande richiamo come quello in Fortezza. Dagli autieri che, con i loro stand, garantiscono sempre un lauto pasto a tutti gli spettatori del festival; ai volontari della protezione civile che, muniti di walkie-talkie, sono in grado di far fluire un flusso sull’ordine di centinaia o, addirittura, migliaia di veicoli e persone. E che dire dei volontari della misericordia che, con grande abnegazione, garantiscono il loro presidio in caso di qualsiasi necessità?
Tutti fondamentali.
E, anche se lontani dai riflettori, è impossibile non ringraziare le forze dell’ordine che si prodigano per garantire la sicurezza della manifestazione. Dagli agenti della polizia municipale a quelli della polizia provinciale, fino ai militari del comando della compagnia dei carabinieri e della guardia di finanza di Castelnuovo.
“Complimenti per l’organizzazione del festival”: è forse questo il più bel complimento che un primo cittadino può vedersi rivolgere da un turista che viene da fuori. Certo, la Fortezza di Mont’Alfonso - con il suo panorama mozzafiato sullo sfondo e il suo tramonto irresistibile – è già una cartolina stupenda per il visitatore e, da sé, vale il prezzo del biglietto (a prescindere da quale sia lo spettacolo in programma); ma sapere che, oltre le – seppur legittime e preziose – critiche, c’è anche chi trova parole per complimentarsi per l’organizzazione, è un vanto che è giusto condividere con tutti coloro che, nel grande o nel piccolo, rendono possibile questo miracolo.
Mont’Alfonso sotto le stelle, oltre il festival c’è di più: viaggio dietro le quinte
Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
05 Agosto 2023
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