Sarà un caso, ma i più grandi cantori della nostra terra - o, perlomeno, la gran parte di essi - provengono da un altrove geografico: Ludovico Ariosto, Giovanni Pascoli, Fosco Maraini, Maurizio Maggiani... Letterati che, se si fa eccezione per il grande poeta estense, hanno trovato il loro altrove - stavolta nell'accezione di Maggiani - qui da noi, in Garfagnana, eletto a proprio luogo dell'anima. Quasi che l'amore per l'altro - in questo caso, un luogo - si misuri meglio con la distanza.
Ebbene: Maurizio Maggiani è nato a Castelnuovo sì, ma Magra. In Liguria. Eppure, la Garfagnana la porta nel cuore come un viaggio sentimentale in una comunità che, in qualche modo, ha contribuito a forgiare nel suo senso di consapevolezza per la forza motrice di un passato che ne fa - tutt'oggi - un'inestimabile riserva di futuro (di pavesiana memoria) da consegnare alle generazioni a venire.
Maggiani torna in Garfagnana con una mostra fotografica. Non con un libro, quindi, come aveva fatto con "La meccanica celeste" nel 2010; ma con una restrospettiva che è un racconto muto di immagini (lui, così bravo con le parole) lungo 50 anni di vita. Una questione di anime - come lui stesso l'ha definita - che si intrecciano: la sua, quella - autonoma - del suo obiettivo e quella - altrettanto indipendente - dei luoghi che lo hanno ispirato.
"Narciso meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo (1971-2023)": questo l'evocativo titolo scelto per la mostra inaugurata oggi in Sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana e visitabile al pubblico fino al 25 agosto. Già, specchiarsi nel mondo. Ma quale? Quello di Maggiani. Il "suo" mondo che contiene, all'interno, anche una "sua" Garfagnana. Quella che, forse, chi ci abita e vive ogni giorno non si accorge di avere sotto gli occhi.
"La mia Garfagnana" è uno dei motivi per cui vale la pena di fare una visita all'esposizione, curata dall'associazione Archivi della Resistenza e promossa dal comune di Castelnuovo di Garfagnana, dall'Unione Comuni Garfagnana, dal Circolo Fotocine Garfagnana e da Cappelli Costruzioni. Una sessione a parte, allestita nella sala al civico 6 di via Fulvio Testi, interamente dedicata agli scatti compiuti dall'autore in Garfagnana e confluiti, nel 2006, nel libro fotografico "I luoghi dell'anima. Viaggio sentimentale in Garfagnana" con testi dello stesso Maggiani.
All'inaugurazione sono intervenuti, oltre all'autore, il curatore della mostra Alessio Giannanti, responsabile dell'associazione Archivi della Resistenza di Fosdinovo, il sindaco del comune di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi, il presidente dell'Unione Comuni Garfagnana David Saisi e il presidente del Circolo Fotocine Garfagnana Pietro Guidugli.
Dall'analogico al digitale, dal bianco e nero al colore, dall'inverno all'estate, dall'autunno alla primavera, dalle piazze alle lotte sindacali: un viaggio tra le stagioni esteso a tutti i campi dell'esistenza di Maggiani. Il catalogo - corredato da un'intervista - è, in realtà, un cantiere aperto in cui l'autore ci mostra la poetica della sua fotografia incentrata su storie diverse ma, in qualche modo, complementari fra loro.
Per chi fosse interessato a visitarla, gli orari di apertura sono i seguenti: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle 17 alle 19.30; giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30. Essendo una "questione di anime", la dedica dell'autore non poteva che volare in cielo verso una grande anima, immortalata nei suoi scatti (e nei suoi libri), che da poco ha lasciato questa terra dopo aver dato tanto alla comunità: la maestra Duse.
Maurizio Maggiani in mostra a Castelnuovo: la ‘meccanica celeste’ di un cuore che batte per la Garfagnana
Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
29 Luglio 2024
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