Lutto nel capoluogo per la scomparsa del maestro Don Italo Bianchi. Questa mattina, all’età di 86 anni, il sacerdote è morto tra l’affetto dei suoi cari in particolare la sorella Marusca e il cognato Sergio Dini, i nipoti Francesca, Antonio e Luca. Don Bianchi è stato uno dei compositori di musica sacra più apprezzati in Italia e nel mondo, scelto da più Papi per musicare messe, da Papa Paolo VI a Papa Giovanni Paolo II e ultima quella per Benedetto XVI a Verona nel 2006. Da circa 10 anni era tornato ad abitare a Castelnuovo dopo una vita trascorsa a Roma dove per oltre 40 anni è stato titolare della cattedra di armonia, contrappunto e fuga presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Il funerale si terrà martedì alle ore 10 nel Duomo di Castelnuovo alla presenza del Vescovo Monsignor Paolo Giulietti.
Il maestro Italo Bianchi è nato a Castelnuovo nel 1936, sacerdote della Diocesi di Lucca, ha studiato composizione con i maestri Cicionesi, Bortone e Bartolucci. Ha composto cinque sinfonie per orchestra, due quartetti per archi, una messa in requiem, musica da camera, composizione per organo e molti brani di musica polifonica. Dalla collaborazione col coro “Alpi Apuane” di Pieve Fosciana hanno avuto origine le composizioni a carattere popolare dedicate alla Garfagnana e le rielaborazioni ed armonizzazioni dei canti di folklore raccolti nella Valle. La sua attività compositiva gli ha permesso di ottenere molti importanti riconoscimenti quali il primo premio al concorso “Cantico delle Creature” ad Assisi, il primo premio al concorso “Basilica Laurentina” di Loreto, il primo ed il secondo premio al concorso “I maestri dell’organo” di Bergamo, il primo premio al concorso “Fides” di Pescara e il secondo premio per le nuove composizioni a carattere popolare di Treno con il brano “Terra Lontana”. Nel 1990 Don Bianchi è stato ospite a Seul dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Coreana che ha eseguito in prima mondiale la sua “Sinfonia n. 1”, eseguita nel 2006 anche presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo conosciuta come sinfonia delle Alpi Apuane. Nel 1993 Don Bianchi è stato di nuovo a Seul per l’esecuzione dell’inno nazionale coreano di cui ha eseguito un nuovo arrangiamento musicale. Ha collaborato con l’associazione nazionale Cori della Toscana e con il regista Ivan Angeli componendo il motivo conduttore del racconto “Il vecchio e il fiume” trasmesso dalla Rai. Ha ricevuto la medaglia d’oro per meriti dall’Istituto di Cultura “San Paolo” di Massa ed era membro dell’Accademia del Subasio di Assisi-Perugia oltre che socio corrispondente dell’Accademia Lucchese. Svolgeva servizio pastorale presso la chiesa di Perpoli.