In merito alla richiesta di chiarimenti del consigliere regionale Vittorio Fantozzi sui lavori in corso all’ospedale di Castelnuovo, l’Azienda USL Toscana nord ovest precisa che i finanziamenti attuali sull’ospedale di Castelnuovo sono due distinti.
Il primo è un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro, di cui 5.700.000 di fondi statali ex art.20 Legge 67/88 e 300.000 euro di fondi dell’Azienda. I lavori relativi a questo primo finanziamento sono finalizzati ad adeguamenti sismici, spogliatoi, ambulatori e nuove sale operatorie e sono attualmente in corso. Durante lo sviluppo della progettazione di questo primo intervento, su richiesta della direzione sanitaria, è stato anche approvato un progetto preliminare complessivo che comprende tutte le esigenze sanitarie di riorganizzazione e adeguamento dell’intero ospedale di Castelnuovo, fra cui il nuovo Pronto soccorso. Questo progetto preliminare complessivo si sarebbe poi realizzato per lotti e appalti successivi in base sia ai finanziamenti disponibili che agli spazi da dedicare ai cantieri, mantenendo ovviamente sempre attivo l’ospedale. Il primo di questi lotti è stato appunto l’intervento di 6 milioni di euro in corso.
Un secondo finanziamento per l’ospedale di Castelnuovo, pari a 6.900.000 euro interamente di fondi statali ex legge 205/17 già assegnati, deve essere attuato secondo la procedura prevista nell’apposito accordo fra Regione Toscana e Ministero della Salute. Questa procedura prevede l’approvazione da parte dell’Azienda dello studio di fattibilità, che è avvenuta con delibera 966 dello scorso 9 novembre. A questa approvazione seguirà l’esame dello studio da parte del Ministero e il successivo avvio della erogazione dei fondi necessari per iniziare la progettazione più dettagliata delle opere previste. Fra queste vi sono il completamento dell’adeguamento sismico e antincendio, la realizzazione di un nuovo pronto soccorso con annesso nuovo ingresso, un nuovo day hospital oncologico, l’installazione di un nuovo gruppo elettrogeno e di un nuovo gruppo frigo e una riorganizzazione funzionale dei locali che ospiteranno l’obitorio e dei locali destinati a ortopedia, endoscopia, ambulatori, studi e guardia medica.