Il lockdown è passato da tempo e, come ricordano spesso le autorità, non tornerà nonostante i dati sanitari non siano confortanti. E’ davvero così? A parole sì, perchè nei fatti il lockdown non è mai finito o almeno in parte. Per quelle attività che lavoravano sul divertimento, sul tempo libero, sugli assembramenti stessi, i tempi bui sembrano non avere mai fine.
E’ il caso dei parchi giochi che organizzano eventi e feste e lavorano con i bambini. A Castelnuovo di Garfagnana è aperto da alcuni anni Babylooneytunes, gestito da Barbara Tolaini. Una giovane imprenditrice, madre di famiglia, che si è inventata un lavoro da una passione e che oggi è in grande difficoltà.
“II ministro Speranza ieri ha detto che le feste, in quanto superflue, possono essere evitate. Forse il sig. Speranza non sa (o finge di non sapere), che c’è un’intera filiera che sulle feste ci vive! Siamo stati i primi a chiudere, abbiamo seguito tutte le regole senza fiatare. Vi siamo tornati utili per i centri estivi, quando non sapevate dove mettere i bambini di coloro che dovevano tornare al lavoro; abbiamo seguito ogni linea guida per adattare i nostri locali alle norme di sicurezza che continuamente cambiate, abbiamo dimostrato che le nostre strutture non sono pericolose in quanto, non c’è stato un solo caso di covid-19 nelle nostre strutture”.
Inizia così lo sfogo di Barbara che denuncia di essere stata abbandonata, insieme a tutti i suoi colleghi, dallo Stato: “Nessuno finora ci ha aiutato, solo elemosine, ma le spese vere, come l’affitto e le utenze, sono sempre le stesse anche se lavoriamo di meno, tremendamente di meno. Tanti miei colleghi hanno dovuto arrendersi e chiudere l’attività, io lotterò con tutte le mie forze. Mi sto inventando tante iniziative e servizi, come il “baby parking", mini abbonamenti per programmi personalizzati, il tutto nel pieno rispetto delle norme anti covid-19, con i bambini che non si incontreranno mai”.