Se è vero che “noi siamo quello che mangiamo” - come sosteneva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach – allora la Garfagnana è questa: una terra unica, ricca di colori e sapori, ma soprattutto di persone in gamba che, con sacrificio ed impegno, contribuiscono alla crescita di un territorio dalle potenzialità enormi.
“Garfagnana Terra Unica”, come tutte le manifestazioni vincenti, nasce, in realtà, da un’intuizione semplicissima: raggruppare tutte le sagre locali in un unico grande evento. E così, quella che inizialmente doveva essere una piccola festa di paese, si è piano piano allargata fino a diventare un vero e proprio ‘contenitore’ delle eccellenze artistiche ma, soprattutto, un ‘paniere’ completo delle specialità eno-gastronomiche della nostra tavola.
Quest’anno era la nona edizione. Mica male. Vuol dire che questa rassegna, partita in sordina, è in realtà esplosa. Cammina da sé. È diventata una sorta di appuntamento fisso, non solo per i tanti visitatori (oltre 14 mila nel primo week-end) che vengono da fuori, ma anche per gli stessi garfagnini che, richiamati dai sapori genuini e gustosi della propria terra, riscoprono così il piacere ancestrale dello stare insieme in un momento comunitario di forte valenza identitaria.
Stamattina, la tensostruttura in piazzale Chiappini, è stata presa d’assalto nell’ora di pranzo. Tutti in fila, alle casse, con in mano il menù già compilato, senza grandi code o disagi. Indubbiamente, un ulteriore passo in avanti – quest’anno – è stato compiuto anche in questo senso. Più snella la gestione dei flussi, rapida, efficiente. Il suggestivo trenino turistico, stipato di bimbi e adulti, ha fatto la sua consueta parte nel rendere l’immaginario ancora più fiabesco di quanto già non sia a ridosso delle feste di Natale.
La Gazzetta si è lasciata guidare, tra gli stand, dall’odore invitante dei vari prodotti cucinati. Prima sosta alla postazione del River Pieve. Qui, accolti dal consigliere comunale Roberto Tamagnini, abbiamo potuto immortalare la sua ‘squadra’ all’opera nel grigliare la carne (e soprattutto la bistecca). Quindi, di fronte, il vulcanico Graziano Poli, presidente del Gruppo Podistico Alpi Apuane, ci ha guidati tra i taglieri e i crostini ‘apuani’ (biroldo, formaggi, salumi, lardo e chi più ne ha, più ne metta). Proseguendo, ecco i ragazzi dell’ASD Villetta con la loro immancabile porchetta. Quindi la Misericordia di Castelnuovo di Garfagnana, allo stand delle mondine, mentre fuori i volontari facevano ‘scoppiettare’ con gusto le castagne.
E ancora: tappa obbligata dai giovani dell’Atletico Castiglione che, in padella, cuocevano le libidinose tigelle. Francesca Poli e la Compagnia del Tosco di Sermezzana ci hanno intrattenuti con il taglieron d ‘na ‘olta, mentre l’ASD Corfino ci ha fatto fare un ‘passo del passato’ con le torte dolci e salate. La Pro Capraia Festa dei Pastori ha proposto un ricco piatto a base di: castagnaccio, pasta fritta e patate nostrane fritte. Il Circolo ‘La Tore’ Palleroso ha invece optato per frittelle e cacio. Ma occhi e olfatto si sono subito diretti verso lo stand del Circolo Anspi Sillicano che, con i suoi bomboloni (gli originali della tradizione sillicanese), ha conquistato il nostro cuore (e il nostro palato!).
Ed ecco la Pro Loco Villa Collemandina, con i suoi famigerati (e gettonatissimi!) bocconcini di trota, e l’ASD Pieve Fosciana, con l’insostituibile polenta di formenton 8 file, somministrata in presenza del presidente del consiglio comunale Annarita Fiori. Il gruppo dell’Asbuc Vagli, affiatatissimo, ha fatto assaggiare ai commensali la zuppa garfagnina, mentre per il minestrone di farro ci si è dovuti rivolgere all’ASD Filicaia. L’Us Castelnuovo ha cucinato i tordelli al ragù, in presenza del presidente del consiglio comunale Francolino Bondi, mentre gli Autieri d’Italia sez. Garfagnana – ultimi, ma certamente non ultimi visto il ruolo di capofila della neonata associazione “Garfagnana Terra Unica” – hanno fritto le ciambelle di mele con crema chantilly (una goduria!). Curatori del bar l'Ass. Compriamo a Castelnuovo.
Menzione a parte meritano le scuole – Isi Garfagnana e Isi Barga – senza le quali, questa manifestazione così ambiziosa, non sarebbe stata la stessa. Anche loro erano presenti con stand informativi sull’offerta didattica degli istituti e sulle varie attività portate avanti con le proprie classi. Ma – novità di quest’anno – è stata l’ApeWine a conquistare la nostra curiosità: per la prima volta, anche le eccellenze vinicole del territorio sono state messe (giustamente) in mostra. Tra gli assaggi possibili: il vino della Cantina Bravi, quello della Maestà della Formica, quello del Podere Concori, dei Poderi di Garfagnana e della Tenuta Mordini.
Mercatini, attrazioni, animazioni, spettacoli, esibizioni… Da rimanere storditi dall’incredibile offerta della rassegna – anche quest’anno intitolata alla memoria di Andrea Bertucci, l’oste della Garfagnana – organizzata dall’Unione Comuni Garfagnana e dal Comune di Castelnuovo, con il supporto tecnico-logistico dell’associazione “Garfagnana Terra Unica” (con il suo presidente pro tempore Massimo Turri) e la collaborazione delle scuole.
Ci vediamo alla prossima edizione, che sarà la decima. Un appuntamento importante, che sicuramente riserverà delle soprese, da celebrare a testa alta con il giusto sentimento di orgoglio. Brava Garfagnana, te lo scrive un giovane (più o meno) che prova a vivere, lavorare e costruirsi un futuro qua.
Garfagnana, sei una Terra… Unica: viaggio tra gli stand del gusto
Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
19 Novembre 2023
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