Si sa: quando si organizza un evento, il meteo è sempre l’ultima incognita. Così, sabato e domenica le previsioni avevano messo pioggia e, puntualmente, ha piovuto entrambi i giorni.
Poco male, però, perché l’uomo ha questa straordinaria qualità: quella di adattarsi. E gli espositori, sapendo a cosa si andava incontro, hanno fatto di necessità virtù: hanno allestito le proprie bancarelle nella tensostruttura di piazzale Chiappini usufruendo dell’ampio spazio coperto.
Gente è venuta, seppur – ovviamente – in minor quantità perché il tempo non ha assistito questa edizione di “Città della Castagna 2022”. A Castelnuovo, comunque, si è registrato un buon movimento. In centro, sotto il Loggiato Porta, c’era di tutto: bomboloni, torte dolci e salate, mondine. Persino la tanto decantata ‘mandorlata’ che ha attratto lo sguardo incuriosito dei passanti durante la fase di lavorazione a mano.
Ancora una volta, il ringraziamento principale va a coloro che sono il vero cuore pulsante del territorio: i volontari. Dagli Autieri della Garfagnana – onnipresenti – ai volontari della locale Misericordia – provvidenziali – fino, via via, a tutti gli altri espositori che, a nominarne uno, si corre sempre il rischio di fare un torto agli altri.
Spostandosi appena appena più su, nella piazzetta di fianco al Duomo, bellissimo il colpo d’occhio del ‘villaggio di Babbio Natale’: queste capanne in legno, recintate dallo steccato ed adornate di ghirlande natalizie. Un paradiso per i bimbi (e, perché no, pure per gli adulti che ancora non hanno perso il ‘fanciullino’ – di pascoliana memoria – che abita il cuore di ognuno di loro).
Alla vista dei “Babbi Natale”, rigorosamente vestiti in rosso con barba bianca folta e cappellino in testa, con gli elfi – e le elfe! – a dar man forte, i piccoli angioletti si sono divertiti ad esprimere desideri, confidarsi e lasciarsi truccare a tema natalizio.
Peccato per la piazza Umberto I aperta al traffico delle auto: una stonatura nel contesto della manifestazione. Difficile pensare a cosa sarebbe stato vedere sfilare, per entrambe le giornate, il trenino per le vie del capoluogo: semplicemente, una favola. Ma tant’è…
Particolarmente apprezzata, invece, la scelta di non lasciare indietro la zona periferica degli impianti sportivi. Qui, dove hanno sede quasi tutti i più grandi parcheggi gratuiti vicino al centro, risiede uno dei ‘centri commerciali naturali’ di Castelnuovo più importanti da valorizzare. Il fatto di utilizzare il tendone per eventi del genere – peraltro in una cornice fantastica: con la pista di pattinaggio, le giostre e il mercatino dell’antiquariato – è sicuramente una via da perseguire per il futuro.
Come è stato ribadito – e a ragione – più volte: Castelnuovo non è solo il centro.
Per chiudere, non si può che ringraziare chi – in questi tempi cupi, da ogni punto di vista – continua a credere nel rilancio di un paese che, seppur nella sua marginalità, ha tantissime potenzialità da promuovere. E un ringraziamento – mai scontato - alle tante associazioni che si danno da fare mettendo a disposizione della comunità il proprio tempo libero. Meriterebbero un monumento.
Foto di Tommaso Teora
Andrea Cosimini
Castelnuovo, città della castagna sotto la pioggia: ancora più magico il Natale
Scritto da andrea cosimini
Castelnuovo
08 Dicembre 2022
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