Non una semplice apertura, ma un vero e proprio momento di comunità in cui si è percepito il forte senso di appartenenza della popolazione a questa terra e al suo vissuto.
Ieri pomeriggio (sabato 20 aprile 2024), in un momento molto partecipato e commuovente, è stato fatto il primo – simbolico - ingresso nella nuova Cittadella dello Sport di Castelnuovo di Garfagnana intitolata all’indimenticato medico Yuri Micchi. Un intervento complessivo da 2 milioni e 95 mila euro che ha restituito alla cittadinanza uno spazio multi-disciplinare dove poter praticare - in assoluta sicurezza - lo sport nelle sue innumerevoli forme: dal calcio al basket, dal tennis alla pallavolo, dal nuoto all’atletica, fino al padel, al baskin, alle bocce ed al calcetto.
Presenti il Sindaco di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi, i componenti della maggioranza consiliare e il Consigliere Regionale Mario Puppa. Dopo la scopertura del pannello all'ingresso della Cittadella, lato Piazzale Don R. Rossi, i partecipanti si sono diretti all'interno del Parco "Danilo Boschi" per un momento più istituzionale davanti all'installazione in memoria di Yuri Micchi. Don Angelo Pioli, Abate di Castelnuovo, ha provveduto alla benedizione dell’intero complesso sportivo. Poi la famiglia di Yuri ha ringraziato di cuore tutti i presenti e gli amici hanno voluto ricordarlo con un gesto simbolico.
La cerimonia è quindi proseguita davanti alla Piscina Comunale, dove è stato inaugurato il defibrillatore DAE gentilmente donato dai familiari di Yuri Micchi ed anch'esso intitolato alla memoria del figlio. Infine ci si è spostati all’ingresso dello Stadio Comunale per l’intitolazione dell’impianto a Carlo Panelli dove, alla presenza dei parenti e degli amici dell’ex Presidente del Castelnuovo Calcio, è intervenuto il Presidente del Consiglio Comunale di Castelnuovo di Garfagnana Francolino Bondi.
Il R.U.P. (Responsabile Unico del Progetto) Geom. Vincenzo Suffredini ha ripercorso, in breve, le tappe di questo lungo intervento sulla Cittadella dello Sport. Un viaggio a ritroso nel tempo che ci riporta al 2019 quando l’Amministrazione Comunale ha contratto con il Credito Sportivo il primo mutuo da 350 mila euro per mettere a norma lo Stadio Comunale che, in seguito, è diventato la parte a carico del Comune sul finanziamento di 500 mila euro del Ministero dello Sport e Salute.
Si è poi proceduto alla messa a norma del Palazzetto dello Sport dal punto di vista della visibilità, con accessibilità al 100 per cento all’interno del campo, al rifacimento del fondo e all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza ed illuminazione; quindi all’allargamento della quarta corsia della Piscina Comunale che ha permesso, anche in questo caso, di abbattere alcune barriere architettoniche; ed infine all’ampliamento del parcheggio al Parco Dronero, funzionale per l’accessibilità agli impianti sportivi, con lo spostamento del campo in erba sintetica all’interno del Parco Danilo Boschi.
Il co-finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha permesso il completamento del primo lotto di lavori per un importo totale di 1 milione e 95 mila euro
Successivamente, sul Fondo Sviluppo e Coesione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono state intercettate ulteriori risorse per un totale di 1 milione di euro. Con questi fondi è stato sostituito il manto dello Stadio “A. Nardini” con uno in erba sintetica, sono stati realizzati il camminamento che conduce dal Parco fino allo Stadio, l’accessibilità ai campi da tennis ed agli spogliatoi, nonché ai bagni all’interno, per i portatori di handicap. Infine sono stati terminati i lavori all’interno del Parco Danilo Boschi con il rifacimento del campo polivalente (basket, pallavolo e baskin), la riqualificazione generale del Parco (compresa l’installazione di tre impianti di illuminazione - autonomi e distinti - per i tre rispettivi campi da gioco) ed infine la realizzazione del nuovo campo da padel.
"Uno spazio che consegniamo alla memoria della Città - ha dichiarato il Sindaco del Comune di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi - perché porta con sé il vissuto delle persone che hanno dedicato tempo, passione ed impegno per queste strutture. La comunità testimonia in questi momenti l'alto valore dello stare insieme, non dimenticando l'esempio di chi ci ha lasciati troppo presto".
