Borgo a Mozzano

Scritto da Redazione

Borgo a Mozzano

07 Ottobre 2023

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Loro si conoscono da una vita. Cresciuti entrambi al Piaggione, luogo dimenticato non soltanto da dio, ma anche e, soprattutto, da amministratori e politici, Italo Fontana, patron di U-Boat e Maurizio Vichi, titolare con il padre Claudio e il socio tedesco proveniente dalla Baviera, di Bidiba Ciberia, hanno dato appuntamento agli amici in località Chifenti per una degustazione di vini bollicine provenienti dalla zona circostante il lago di Garda e, per la precisione, da Linfano di Arco in provincia di Trento. Occasione, per il direttore vendite, il marchigiano Giuseppe Rango, di presentare le tre bollicine messe in commercio con oltre 100 mila bottiglie dalla prestigiosa azienda vinicola Madonna delle Vittorie.

Una serata mite, grazie ad una temperatura decisamente estiva o quasi. Nel parcheggio antistante il locale tre auto extra-lusso, da un Suv Lamborghini a un'auto sportiva come la Lamborghini Aventador a, per concludere, una Ferrari SF90 stradale, una vettura ibrida da 1000 cavalli. Tutte e tre appartenenti al grande collezionista di Gragnano Italo Fontana e guidate da due suoi amici, Gaetano Noto di Garage 98 e Giuseppe Santini dell'Officina On the Road di Prato, in sostanza in mani più che sicure.

Un aperitivo con olive ascolane e spiedini di mozzarelline e pomodorini più focaccine soffici e, appunto, bollicine della prima bottiglia il Trentodoc Brut Millesimato, prodotto con sole uve chardonnay. Buono per cominciare, il Trentodoc è, ormai, divenuto sinonimo di italianità nel mondo e in grado di competere senza vergogna né soggezione con i mostri sacri dello champagne. Rango serve il vino con eleganza spiegando origini e modalità di imbottigliamento e conservazione. Perlage molto fine e colore giallo paglierino, fresco il giusto, decisamente ed organoletticamente arrapante.

Bidiba sta per birra di Baviera e sin dall'inizio è stata una birreria dove si potevano e si possono bere birre di alta qualità e di provenienza teutonica. Maurizio e Claudio vogliono che il loro locale si allarghi nella capacità di servire al tavolo piatti di un certo livello senza limitarsi alle tipiche pietanze di una birreria come, ad esempio, hamburger e patatine o una semplice pizza. No, la voglia e la volontà sono di arrivare più in alto, a partire da una cucina che sappia soddisfare anche i palati più esigenti.

Ad esempio, per accompagnare le bollicine la cena è a base di pesce e si inizia con un cestino con zuppetta di pesce e moscardino, piacevolmente piccante, ma che va giù come un treno. Subito dopo, con dei maltagliati al sugo di pesce davvero buoni e saporiti anch'essi piccanti, viene abbinato il Trentodoc dosaggio zero, anche questo prodotto con uve esclusivamente chardonnay. Decisamente godibile.  Al terzo colpo viene proiettato, con il fritto misto, il pezzo pregiato della serata, il Trentodoc Brut rosato, da uve di Pinot nero coltivate in località Maso Sasso. Finito il tutto, poteva mancare il déssert? Ottima davvero la panna cotta con frutti di bosco, delicata e leggerissima.

La cantina Madonna delle Vittorie coltiva 26 ettari di vigneti a guyot e produce vini bianchi freschi e fruttati, ma anche rossi armoniosi e profumati e una selezione di spumanti d'eccellenza, tra cui, appunto, il Trentodoc nelle sue tre versioni. Proprietaria della Cantina è la famiglia Merzadro produttrice della famosa grappa diciotto Lune Marzadro, raffinata grappa da meditazione così denominata per via dei 18 mesi in cui viene affinata in piccole botti di ciliegio, frassino, rovere e robinia. Una chicca per intenditori. Tra l'altro è aperto anche un agriturismo nei pressi della Cantina con tanto di frantoio e ristorante acclusi. Si produce, infatti, anche un ottimo olio. 

A. G.

Foto Ciprian Gheorghita

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