Il comune di Borgo a Mozzano è attraversato da un tratto della S.P. Lodovica: sicuramente è quello più rettilineo e di più facile percorrenza. Nonostante ciò, sono all’ordine del giorno gli incidenti stradali e, da un po' di tempo, con il graduale allentamento delle limitazioni, la circolazione dei veicoli è tornata ai consueti livelli pre – covid. Fatto sta che, nelle ultime settimane si sono registrati diversi incidenti che hanno coinvolto sia auto che moto, anche con gravi conseguenze, fino alla tragedia di ieri l'altro, che è costata la vita ad un giovane di 39 anni.
Superfluo cercare le cause dell’incidente nel momento del lutto, meglio cercare di capire se esistano soluzioni per invertire un trend incidentale che sta divenendo troppo pesante: colpa della forte velocità? Colpa della strada che non è sicura e a cui manca la manutenzione? Queste e tante domande possono nascere, ma il senso di tristezza e sconforto di fronte all’immane tragedia si respira ancora nel capoluogo.
Nei locali del centro non si parla d’altro: il Bar Caffè “Il Borgo” è il punto di incontro di chi vive e frequenta il capoluogo la mattina. Dietro al bancone troviamo Rosy, rattristata da quanto accaduto: “Un fatto bruttissimo, non dovrebbe mai accadere ma purtroppo la strada in quei tratti è molto pericolosa. Io vivo nella zona e mi sono imbattuta in decine e decine di incidenti, per fortuna non sempre gravi. Evidentemente il problema sussiste e qualcosa dovrebbe essere fatto per rendere più fluida la circolazione e per limitare la velocità dei mezzi. In particolare, per un pedone passare sulla Provinciale diventa un rischio altissimo”.
L’incidente è avvenuto proprio di fronte al bar Bargiglio, gestito da Simona e Linda. “E’ successo proprio là davanti, tutto in un attimo, non ce ne siamo praticamente accorti se non dopo il forte rumore. Abbiamo capito che accaduto qualcosa di grave. Purtroppo non è la prima volta che accade su questa strada, il traffico è molto sostenuto e basta poco per fare incidenti”.
Un cliente del bar, Sauro, punta il dito contro la sicurezza: “Io vado spesso in bicicletta e mi rendo conto della pericolosità di questa strada. Apparentemente è facilmente percorribile e rettilinea ma ci sono tante piccole curve e avvallamenti nell’asfalto. Inoltre, ci sono i limiti di velocità che in gran parte sono di 50 km/h, secondo voi vengono rispettati? Probabilmente si tratta di un limite esagerato date le dimensioni della carreggiata ma se sussiste deve essere fatto rispettare. E’ inutile utilizzare l’autovelox saltuariamente per fare cassa e magari colpire l’operaio o lo studente di passaggio che si distrae e viaggia a 60 km/h. Servirebbe un sistema di controllo fisso in modo da dissuadere i viaggiatori a limitare la velocità sempre e colpire i trasgressori”.
Ci spostiamo ad un altro luogo molto frequentato del comune, il bar Blu Matisse, spesso testimone di incidenti, come ci dice Pietro Allegretti: “Su questa strada hanno sempre camminato, questo è sicuro. Anni fa venne installato il cordolo che divide la strada per ragioni di sicurezza ma da allora sono accaduti ugualmente diversi incidenti. Forse non era quella la soluzione, servivano piuttosto dei dossi, inoltre la rotatoria dovrebbe essere migliorata e fatta manutenzione”.