Damiano Simonetti, responsabile relazioni esterne Lega, e Yamila Bertieri, consigliere in opposizione a Borgo a Mozzano, intervengono in merito alla proposta del ministro dell'agricoltura Teresa Bellanova di regolarizzare diverse centinaia di migliaia di cittadini extracomunitari irregolari, chiedendo quale ricaduta avrà questa proposta se dovesse essere approvata dal Parlamento sul nostro territorio.
I due esponenti politici della Lega "criticano" il comportamento del ministro: "Invece di pensare ai problemi che tale settore sta attraversando soprattuto ora - esordiscono Simonetti e Bertieri -, il ministro sembra interessarsi solo alla sanatoria che prevede la concessione di permessi di soggiorno temporanei a immigrati irregolari".
"Sono diversi giorni - aggiungono i due - che allevatori, agricoltori ci contattano perché ora più che mai si sentono messi da parte. Il nostro territorio, Mediavalle e Garfagnana, si è sempre caratterizzato per la sua attività agricola eppure ogni giorno c'è una crescente incertezza nel collocamento dei prodotti agricoli, nella stagnazione dei prezzi, nell'aumento dell'indebitamento e nell' incapacità di finanziare gli investimenti. L’agricoltura è importante, molte persone devono la propria sussistenza ad essa come alla pesca o alla selvicoltura. Persone direttamente occupate in queste attività che è il fulcro dell’economia ma, non solo, è anche uno stile di vita, un patrimonio e un' identità culturale, inoltre, gli agricoltori oltre a produrre una vasta gamma di prodotti di qualità, contribuiscono a proteggere l'ambiente, a mantenere l'occupazione nelle aree rurali, a garantire il benessere degli animali allevati, a tutelare gli habitat naturali, le dimore di biodiversità, l’acqua e l’aria pulita e a preservare il paesaggio naturale".
"Per questo, - proseguono i due politici - dovrebbero esserci per loro più sussidi, più sostegni per far riportare la gente all’attività agricola in modo da garantire a tutti un cibo buono, sicuro, autoctono, di cui abbiamo bisogno. Investimenti nel settore agricolo potrebbero contribuire un aumento della richiesta della manodopera soprattutto da parte dei cittadini italiani, che in questo momento sono senza lavoro. Una manodopera però che rischia di scomparire perché la regolarizzazione dei 600.000 clandestini andrebbe a sostituirla dato che (quella straniera) richiede costi inferiori".
"Appoggiamo quindi l'idea della reintroduzione dei voucher - concludono Simonetti e Bertieri - perché è un sistema semplice per assumere un lavoratore e, in una fase di difficoltà per molti italiani senza più un reddito, è un modo per far trovare un impiego temporaneo".