Sono stati presentati in municipio a Borgo a Mozzano i progetti che riguardano il welfare per l'anno 2020, tra conferme e tante interessanti novità. Per approfondire la tematica, in una piacevole chiacchierata, abbiamo intervistato l'assessore al sociale Roberta Motroni.
Mentre ormai i comuni sono orientati ad affidare i servizi alla Asl, Borgo a Mozzano resiste e rilancia la bontà di una scelta che consente di gestire direttamente i servizi messi in campo in favore di minori, anziani e disabili.
Assessore, prima di entrare nel dettaglio dei progetti, quali sono gli elementi su cui si basa la scelta di mantenere la gestione diretta?
Prima di tutto abbiamo una conoscenza diretta delle esigenze espresse dal territorio, e possimao quindi rispondere ai bisogni della popolazione. Poi c'è un controllo delle risorse, e quindi possiamo modulare il servizioa anche in corso d'opera, a seconda delle richieste.
Entrando nel merito dei progetti previsti per quest'anno, ci sono tante interessanti novità...
Sicuramente, scaturite proprio dalla conoscenza diretta della popolazione e delle esigenze che esprime.
Si riferisce a un progetto in particolare?
Ad esempio ci simao accorti che ci sono sul territotio tante persone che hamnno superatyo i 65 anni, non hanno bisogno di assistenza particolare, ma non avendo nemmeno una rete familiare su cui appoggiarsi necessitano di stimoli sia dal puntoi di vista sociale che psicologico. Abbiamo quindi messo in campo un progetto su Diecimo, la cui incidenza degli over 65 supera la media nazionale, insieme alla biblioteca San Giovanni Leonardi, che tra l'altro ha già progetti in essere con la scuola elementare. Un modo per interagire tra generazioni attraverso attività ricreative e culturali.
Siete intervenuti anche dove si presentano situazioni di disabilità...
Vogliamo offrire un aiuto concreto alle famiglie con ragazzi disabili, garantendo la possibilità ai ragazzi di fare esperienze nelle attività extrascolastiche, dalle medie alle superiori. Questo progetto lo realizziamo insieme alla Misericordia di Corsagna, è rivolto a raggazzi con disabilità lieve-medio, e prevede l'impiego di operatori specializzati. Cerchimao di far acquistare un po' di autonomia a questi ragazzi.
Ci sembra un'ottima iniziativa...
Sì, ne siamo convinti, infatti stiamo lavorando per cercare di estendere il servizio anche ai mesi estivi.
Quali altri punti di forza ci sono in questa progettazione per il 2020?
Oltre alle novità, e alle tante attività da cui abbiamo avuto buoni riscontri negli anni passati, e che abbiamo confermato, ci tengo ad evidenziare un convegno, che si terrà il 28 maggio, inerente le nuove povertà. Si tratta di un convegno accreditato (fornitrà crediti formativi, nda), è la prima volta che il nostro comune è promotore di un evento di questa portata. Interverrano professori universitari ma anche le realtà del territorio, dal Centro per l'impiego alle associazioni.
Ci permetta un'ultima domanda: com'è il rapporto tra l'amministrazione e le associazioni di volontariato del territorio?
Siamo estremamente soddisfatti, abbiamo una proficua collaborazione sia con le tre Misericordie (Borgo, Diecimo e Corsagna) che con la Caritas. Anzi, svolgono un lavoro prezioso, e senza di loro non sarebbe possibile dare vita a così tante iniziative destinate al sociale, che il comune pone in essere a sostegno della popolazione.