E’ partita questa mattina, presso la sala Santa Elisabetta d’Ungheria al convento San Francesco, la vaccinazione anti – covid della popolazione della Mediavalle. Si è trattato dei primi 36 pazienti del territorio in assoluto che, nel rispetto delle indicazioni del Ministero, appartengono alle fasce di età più fragili, gli over 80 che, pertanto, si vanno ad aggiungere a tutte quei soggetti già vaccinati in via istituzionale (personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine, per esempio).
L’iniziativa è stata possibile grazie al lavoro di squadra tra la Commissione comunale sanità, presieduta dal dottor Mencacci, in collaborazione con l’ATF dei Medici di Famiglia Mediavalle, il comune di Borgo a Mozzano e la Misericordia di Borgo a Mozzano. Come ci hanno spiegato il referente Dott. Mencacci e la responsabile della RSA Convento San Francesco dott.ssa Lorena Mariani, la prima giornata rappresenta l’inizio di un lavoro che proseguirà senza soste e a ritmi serrati, utile soprattutto a capire quanti soggetti è possibile gestire volta per volta; dalla prossima settimana saranno due le giornate dedicate alla vaccinazione, il giovedì e il venerdì. Lo staff è composto da un medico di famiglia (oggi erano presenti il dottor Roberto Canozzi e la dott.ssa Elena Brogi, ma nei prossimi giorni si alterneranno anche gli altri dell’ATF Mediavalle), un’infermiere specializzato e due collaboratori (tra cui la coordinatrice dell’ATF dott.ssa Maria Stella Adami), più un volontario a sorveglianza, personale facente parte della locale Misericordia.
Al via, oltre ai responsabili sopra citati, erano presenti il Governatore della Misericordia Gabriele Brunini, il vice Governatore Maria Livia Vannini; il sindaco Patrizio Andreuccetti è intervenuto nel corso della mattina per il saluto istituzionale.
A partire dalle 9, a turni di circa 15 minuti di distanza, sono arrivati i pazienti, accompagnati dai propri familiari o da volontari delle associazioni del territorio: la prima in assoluto è stata una donna di Bagni di Lucca, seguita da un uomo di Ghivizzano. Dopo l’espletazione dei vari protocolli anti – covid all’accoglienza, a cura del puntuale personale della locale Confraternita, l’ospite è stato fatto accomodare all’interno della Sala Santa Elisabetta, accolta dalle rilassanti note di un brano di Pavarotti; successivamente il personale sanitario e i medici, in una stanza attigua allestita appositamente e nel pieno rispetto della privacy, veniva somministrato il vaccino. Si tratta della prima dose del Psizer a cui farà seguito, tra 21 giorni, una seconda dose di richiamo.
Le operazioni si sono svolte senza particolari problematiche, in un clima familiare ma molto professionale. “Noi medici di famiglia – ci ha spiegato il dottor Roberto Canozzi – abbiamo organizzato gli appuntamenti tra i nostri pazienti. Personalmente ne ho contattato circa 100, partendo in ordine decrescente di età. Sono sincero, ho trovato disponibilità e sensibilità, solo in tre hanno preferito non effettuare il vaccino, ma solo perché, essendo avanti con l’età, hanno ritenuto che sarebbe stato meglio destinarlo ad altre persone, una scelta personale, insomma”. “Partiamo con un numero quotidiano basso di vaccinazioni – ha ribadito il dottor Mencacci – poi vedremo col tempo di oliare l’organizzazione”.