Con l'animo dilaniato dal dolore e dall'incredulità per la tragedia che ha strappato alla vita la giovane Giulia Salotti, l'amico Federico prende carta e penna e riversa in poche struggenti righe tutta la sua disperazione.
Ciao Giù, sono Chico, volevo dedicarti due righe solo per farti sapere che mi manchi tanto, anzi, troppo. Mi manchi come l'aria, mi manca tutto di te. Sto molto male, te ne sei andata via all'improvviso senza che potessi dirti le ultime cose, ovvero che per me eri tutto: in passato la mia ragazza e fino a poco tempo fa la mia migliore amica. Concludo dicendoti che da lassù, in cielo, dovrai sostenermi e incoraggiarmi, ogni giorno, come hai sempre fatto. Un bacione e un abbraccio dal tuo fratellino o meglio "patato", come mi hai sempre chiamato. P.S. Divertiti e datti alla pazza gioia come hai sempre fatto.
Chico.
Semplici e strazianti parole dettate dall'amore, dal dolore e dalla rabbia, dall'incredulità che ha gettato gli adolescenti della valle nello sconforto più totale: una tragedia che lascia un senso di impotenza verso una vita che il destino ha inspiegabilmente, violentemente, portato via.
Morte di Giulia, la struggente lettera dell'amico Federico
Scritto da Redazione
Borgo a Mozzano
23 Gennaio 2020
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