L’entusiasmante cammino della nazionale di Mancini agli Europei come metafora della ritrovata socialità e ripartenza dopo il lungo periodo buio? Sembra proprio di sì, con la gente che, come da consolidata tradizione per le partite degli azzurri, si è organizzata per tifare tutti insieme. Una manna per i ristoranti, bar e circoli ricreativi che si sono finalmente riempiti di clienti dopo oltre un anno di depressione, serate a tema, menù speciali, ogni pretesto è stato buono per godere di quella convivialità perduta a causa del Covid-19. Sono ricomparsi anche i maxischermi un po’ in tutte le piazze italiane ed anche in Valle del Serchio: a Ghivizzano per tifare il figliol prodigo Giovanni Di Lorenzo, a Castelnuovo all’ex pista di pattinaggio grazie alla locale Consulta Giovanile.
Inevitabile, a questo punto, che per la finalissima di domenica ci si organizzi in grande stile: confermati i maxischermi nel capoluogo garfagnino e Ghivizzano; maxischermo anche a Pieve Fosciana organizzato dalla locale Asd nell’ambito della sagra “Griglie in festa”. Scelta controcorrente, invece, da parte del sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti che ha già detto no all’ipotesi di un maxischermo pubblico. Non è una scelta economica o di convenienza, ma ben precisa nella logica di contribuire a sostenere tutte quelle attività commerciali, come bar, ristoranti ma anche circoli ricreativi e botteghe di paese, che dai ritrovi per assistere alle partite degli azzurri stanno traendo un beneficio economico dopo mesi problematici o di chiusura.
“Rispetto per le altre scelte” - ha commentato il primo cittadino - “ma noi facciamo così. Se non vedete il maxischermo a Borgo a Mozzano è per una scelta ben precisa.”