Il 2021 per il governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, Gabriele Brunini, celebra una sorta di anniversario, essendo trascorsi 50 anni (non interrotti) dalla sua prima nomina alla carica.
“Era il 1971 – racconta Brunini - e già da qualche anno mi ero iscritto al sodalizio che non svolgeva ormai alcuna attività. Nell’ingresso della sede c’era un vecchio carrofunebre, di cui la Misericordia si era dotata qualche anno prima, trasformando un camioncino per il trasporto della frutta; era un Fiat 1100/103. Mi proposi come autista e cominciai a svolgere servizio”.
Prosegue il racconto di quegli anni così lontani ma così importanti per la Confraternita: “Fortunatamente a Borgo a Mozzano nacque, nel 1970, il Gruppo Donatori di Sangue “Fratres”, facente parte di un movimento che era, a quel tempo, parte integrante della Confederazione delle Misericordie d’Italia. A Firenze, sapendo che al Borgo esisteva una Misericordia, considerarono il Gruppo Fratres parte della stessa associazione. Nacque un contenzioso paesano, risolto poi con la fusione delle due associazioni”
La sera del 2 luglio 1971si tenne l’assemblea generale dei soci della Confraternita, per esaminare le proposte tese alla ristrutturazione dell'Istituzione, come veniva sollecitato da varie parti e per prendere in esame l'unione con il Gruppo Donatori di Sangue "Fratres". Alla presenza di 15 soci, vennero eletti all’unanimità: Gabriele Brunini – Governatore, Marcello Martini - Vice Governatore, Enrico Martini – Segretario e consiglieri: Aldo D'Olivo, Oreste Tomei, Giuseppe Brunini, Don Raffaello Orsetti, Giancarlo Fazzi. Il Vice Governatore Martini, che era espressione del Gruppo Fratres, fu incaricato di svolgere anche funzioni di cassiere. Come Correttore fu confermato Don Emilio Petretti, Proposto di S. Iacopo. Nel Direttivo Fratres le figure principali erano Pietro Gambogi - Capogruppo, Attilio Suffredini - Presidente e la signora Annamaria Cheli, infermiera professionale.
“Da quel momento – conclude Gabriele Brunini - cominciò un cammino di crescita graduale, senza soluzione di continuità che, passo dopo passo, con una visione di lungo periodo e, qualche volta, con un “passo più lungo della gamba”, ci ha portato alla situazione di oggi. Tanti volontari e donatori generosi, tanti stupendi benefattori, tanta gente che ci ha voluto bene, ci sono stati accanto ed hanno contribuito a fare alla storia della rinascita, fino ai giorni d’oggi. E il tutto ci riempie di enorme soddisfazione e felicità”.