Venerdì 17 maggio alle 21 presso il salone delle Feste di Borgo a Mozzano verrà proiettato Food for profit, l'ormai notissimo documentario di Paolo D'Ambrosi e Giulia Innocenzi. Si tratta di un atto d'accusa pesantissimo nei confronti delle lobby della carne che tengono in pugno i politici nel Parlamento Europeo di Bruxelles riuscendo ad ottenere il varo di leggi favorevoli alle grandi aziende della carne e lo stanziamento di sussidi economici per gli allevamenti intensivi.
Basti pensare che la maggior parte dei 400 miliardi di denaro pubblico della Politica agricola comune è destinata agli allevamenti intensivi. Contrariamente a quanto le dichiarazioni di vari politici nonché di rappresentanti delle categorie dei grandi produttori vogliono farci credere, i soldi pubblici vanno di fatto a favorire un’industria per niente sostenibile sul piano ambientale e che provoca sofferenza agli animali.
Food for Profit è il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e costituiscono un rischio sanitario. Al di là dell’aspetto etico infatti, le pessime condizioni igieniche presenti in queste strutture lager sparse per l'Europa rappresentano un pericolo anche per la salute umana perché da lì potrebbero partire nuove pandemie.
In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confrontano con allevatori, multinazionali e politici. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti.
Food For Profit non solo mostra l’orrore degli allevamenti intensivi e la connivente protezione politica di cui godono, ma con una squadra di esperti internazionali affronta le principali problematiche legate a questo tipo di produzione industriale: inquinamento delle acque, sfruttamento dei migranti, perdita di biodiversità e antibiotico resistenza.
A seguito delle polemiche scatenate dalla proiezione del film in vari Paesi europei, due degli europarlamentari di cui il film svela i conflitti di interesse nonché il vergognoso coinvolgimento e assenso a politiche basate sul lobbismo e sul profitto, non saranno ricandidati alle prossime elezioni europee.
Il documentario, uscito il 27 febbraio, sta avendo una diffusione a macchia d'olio. Scuole, amministrazioni locali, circoli culturali e cinema sono solo alcuni degli spazi in cui viene realizzata la proiezione di Food for profit, spesso promossa e organizzata da persone comuni che hanno capito la gravità della situazione e che hanno deciso di muoversi per questo problema che è una delle ferite al cuore dell'Europa. Questo documentario ci fa riflettere tutti sul fatto che non possiamo sperare in una trasformazione del modello di sviluppo che ci sta portando al collasso, se non mettiamo in discussione e modifichiamo collettivamente anche le nostre abitudini alimentari. L’appello del film è forte e chiaro: dobbiamo fermare questo sistema corrotto se vogliamo salvare il pianeta. E noi stessi.
Appuntamento venerdì 17 maggio alle 21 al Salone delle Feste per una serata di consapevolezza e di condivisione.
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