"La minoranza ha ragione, sulle mense abbiamo cambiato rotta, ma lo abbiamo fatto in meglio". Così risponde il sindaco Andreuccetti alla minoranza che lo ha attaccato sui costi delle mensa dei primi anni di elementari e materne.
"La mensa delle prime classi di elementari e materne - spiega il primo cittadino - l'abbiamo resa gratis sotto una certa soglia di ISEE, quella ritenuta più idonea, vale a dire inferiore ai 15.000 euro, e da 15.000 a 36.000 stiamo predisponendo sconti a scaglioni, perché così il principio di progressiva tassazione, dal profondo spirito costituzionale, rende tutto più equo. Ma c'è di più. È nostra volontà, per il futuro, togliere ogni agevolazione a mensa scolastica per gli ISEE alti, così da usare quei fondi per poter aiutare ulteriormente chi ha ISEE più bassi. Le somme agli utenti arriveranno a titolo di rimborso e comprenderanno tutto l'anno scolastico 2019/2020. Più che un passo indietro per noi sono due passi in avanti, sia in termini di azione concreta che in termini di equità, un principio, quello dei sovvenzionamenti dati secondo ISEE, sul quale in consiglio comunale mi era sembrato fossero favorevoli anche esponenti della minoranza. Questa nuova rimodulazione ci consentirà di rendere l'accesso alla scuola più equo e solidale, per un servizio davvero a misura di tutti. Una simile azione si inserisce nel contesto di un comune che per il secondo anno consecutivo ha reso praticamente gratis le rette mensili degli asili nido, e che quindi punta sulla scuola come una priorità dell'attività amministrativa".
"Sulla fibra poi - prosegue Andreuccetti -, dare responsabilità a me è fuori da ogni logica. La ditta che ha ottenuto l'appalto ha scelto, perché poteva farlo nel contesto dell'affidamento, di non intervenire su San Romano, come invece era previsto nell'affidamento iniziale sulla base del quale io avevo comunicato. Motrone invece è già inserito nell'appalto che comprende Fabbriche di Vergemoli, mentre per San Romano stiamo chiedendo alla Regione che sia compreso nella prima opportunità utile. Governare significa anche far fronte a condizioni che cambiano, a volte non dipendenti da te, sulle quali devi rimboccarti le maniche e trovare nuove soluzioni".
"Sarebbe comunque bello - conclude il sindaco - che la minoranza, ogni tanto, ci dicesse anche che cosa farebbe lei se governasse e con quali fondi, invece di limitarsi a critiche. A contestare siamo buoni tutti, diverso è governare, progettare, fare. Vale per la scuola come per ogni altra materia amministrativa."