Yamila Bertieri, consigliere comunale di Borgo a Mozzano, in opposizione con il gruppo di "Orgoglio Comune", esprime pieno sostegno e appoggio alla categoria dei ristoratori.
"Oggi pomeriggio - esordisce la consigliera - mi sono dedicata ad incontrare alcuni miei amici che lavorano nell'ambito della ristorazione, perché dopo le recenti restrizioni previste dall'ultimo Dpcm, le segnalazioni che mi stanno arrivando dal territorio di Borgo a Mozzano, accompagnate dallo "stupore" ma, soprattutto, dall'amarezza, sono molte".
"Il comune in cui abito - afferma - si presenta di rilevante interesse per le sue caratteristiche storiche ed economiche, paesaggistiche ambientali, per le sue produzioni artigianali tipiche, per la sua viabilità di origine Romana, per il noto ponte della Maddalena, detto Ponte del Diavolo, per il Ponte delle Catene e per la linea Gotica. Caratteristiche che hanno da sempre attirato molti turisti, anche se quest'anno, come molti commercianti e ristoratori mi hanno detto, è stato più che altro un turismo italiano non straniero. Amici ristoratori e albergatori del posto però mi hanno anche esposto una situazione triste, perché le nuove misure adottate non faranno altro che peggiorare la loro situazione già resa difficoltosa dal passato lockdown. Infatti chi aveva potuto riaprire l' aveva fatto con circa il 100% del costo e un 20 o 30% di ricavo: troppo poco per pagare i fornitori, gli affitti, i mutui, le bollette (gli incassi sono stati bassi per far fronte ai costi)".
"Inoltre - prosegue -, il numero di coloro che a mezzogiorno andavano a pranzare nei ristoranti per poi recarsi subito sul posto di lavoro aveva già contribuito a rendere i locali semi-vuoti poiché in molti lavoravano da casa. Credo necessaria più sostenibilità da parte del Governo, non imporre le chiusure proprio in quelle ore in cui lavorano inoltre, oltre alle significative limitazioni di orario, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, nel caso siano tutti conviventi. Con questa linea vi é il rischio di vedere saracinesche abbassate, insegne spente. Infatti il nuovo Dpcm, valido fino al 24 novembre, vieta le consumazioni in bar, pub e ristoranti dopo le 18 e anche se torna in auge il takeaway o le consegne a domicilio alcuni miei amici ristoratori mi hanno confidato che non sarà sufficiente e che tale settore (già colpito dal passato lockdown) rischia di essere messo in ginocchio. Un duro colpo per la ristorazione ed è pure inspiegabile, visto che solo qualche mese prima erano state attuate tutte le norme previste per mettere in sicurezza i locali, con distanziamenti di tavoli, e vari accorgimenti per tenere in sicurezza personale e clienti".
"Mi unisco e spero che in tanti lo facciano - conclude la consigliera eletta Bertieri - alla voce di questa categoria poiché tali attività vanno sostenute e ritorno a ripetere che sono pure loro il vero motore della nostra economia".